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Bologna, Italy
Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!

lunedì 28 giugno 2010

Reportage del lunedì # 64

Impossibile tenere una traccia scritta di tutto quello che mi è capitato in questi giorni. E' da mercoledì che non mi fermo un attimo, girando in lungo e largo per posti, ricordi e storie.
Mi si è sposato anche l'altro fratello, ho ritrovato pezzi di famiglia che non vedevo da decenni.
Ritrovare maschere di rughe su visi che avevo forse photoshoppato col ricordo è stato emozionante e immalinconente.
In particolare rivedere il mio primissimo amore, mia cugina, quarantenne e con tre figli, mi ha sconvolto a dir poco. Ma poi le chiacchiere, riprese fitte fitte nel tentativo asfissiante di raccontarsi in poche ore quasi dodici anni, sono tornate quelle di un tempo. Parlavamo sovrapponendoci, alitandoci confidenze ritmate e rimediando a debiti di sorrisi. E' stata una emozione indescrivibile ed un lavorio continuo a lingua sciolta che neppure il pranzo nuziale di duemila portate è riuscito a interrompere più di tanto.
Solo una volta sono rimasto senza parole, sospeso a mezz'aria tra gioia e incredulità. Quando mi ha confessato le parole che 25 anni fa mi avrebbero fatto esplodere di felicità come un petardo multicolore: anche io sono stato il suo primo amore...
Non ho sentito più nulla, il frastuono dei parenti si è zittito e l'aria è rimasta immobile per un minuto.
E' la scemenza più grande del mondo e sentirmela dire mi ha reso Re Mida dei miei ricordi.

Venerdì, ho preso parte allo sciopero nazionale CGIL, con corteo e tutto. Come dipendente pubblico e pagatore di tasse fino all'ultimo centesimo, sono chiamato anche io, come tanti altri, a pagare il costo più alto di questa crisi grazie alla manovra del governo. Non bastava averci ridotto lo stipendio a più riprese e averci preso a pesci in faccia ad ogni occasione, adesso ci ipotecano anche il futuro per tanti anni a venire. Mò basta!
E' stato bello vedere il flusso umano senza soluzione di continuità su via dell'Indipendenza e le facce accalorate e urlanti di altri compagni di sventura. E la parola "compagni", finalmente resuscitata e pronunciata ad ogni buona occasione. Con buona pace dei giovani del PD. Che andassero a farsi fottere!

Sabato, un tour de force che neanche nella mia gaia giovinezza son riuscito a realizzare: giornata al mare più disco più attività subacquee...
In spiaggia hanno trovato conferma le voci che mi erano giunte da più parti: i forestali non hanno di meglio da fare che cercare di scoraggiare i bagnanti nudisti (forse perchè a maggioranza omosessuale?) facendo la ronda e appioppando multe a chi sta fermo col suo telo a non rompere le palle a nessuno. Sono apparsi all'improvviso in 3 pattuglie da circa 5 persone a botta con le loro meravigliose divise color lebbra antico e hanno iniziato la loro ridicola battaglia contro i mulini a vento. Cercavano di convincere circa duemila persone che si può passeggiare in quel tratto di mare ma non essere stanziali! Io non so se il diploma di forestale lo regalano con le prove d'acquisto dei fustini di detersivo ma ci sarebbe di che organizzare una bella sommossa naturista cominciando a passeggiare incessantemente sulle dune senza fermarsi, come cavalli impazziti, e fargli vedere se realmente danneggia meno la vegetazione rispetto allo stare fermi. Per fortuna la gente ha così inveito che hanno dovuto battere in ritirata dopo aver staccato la prima contravvenzione.
A sera, senza aver neanche fatto la solita pennica, quattro zompi in un Red molto più vuoto del solito. Complice le vacanze di molti, le mie coreografie hanno avuto così più spazio per slanci creativi ed espressività fisica. Alle 2:00 è poi tornato l'appuntamento che più amo dell'estate bolognese: la sauna attigua si apre agli avventori della disco e si può passare liberamente dall'uno all'altro ambiente. Senza costi aggiuntivi mi sono spogliato e buttato in piscina, jacuzzi e situazioni ad alta carica erotica in sauna e bagno turco. Per una volta la mia componente voyeristica è stata più appagata di quella...partecipativa...e va proprio bene così!

Domenica, pranzo sopraffino con pasta al pomodoro fresco, basilico e friggitelli e ripassata all'abbronzatura sul fiume Setta, sempre meglio frequentato.
Incontro molto ravvicinato con un tipo rasato e fisico da ballerino. Con inseguimenti coreografati da Marco Garofalo, ci siamo presi e lasciati più volte nel folto della vegetazione. All'inizio eravamo in tre a ballare l'alligalli, poi siamo diventati quattro e per qualche minuto sei... Quando abbiamo cominciato a dare spettacolo sulle due sponde del fiume e a richiamare gente dall'altra parte che, pur di buttarsi in pista, attraversava lì dove la corrente era più forte, abbiamo temuto che ci scappasse il morto e abbiamo smesso. Coito e quadriglia interrotta...

Da giovedì a domenica sono a Madrid per la grande manifestazione dell'Orgullo, spero di tornare con aneddoti carini e qualche foto ricordo del viaggio. Auguratemi mucha mierda!
Intanto vi lascio con una divertente (e intelligente) visione, fatelo circolare se vi va.
Besos!!!

lunedì 21 giugno 2010

Reportage del lunedì # 63

Buona glaciazione a tutti!
Ma si può essere al 69 di giugno e avere 'sta situazione??? Se oggi mi capita tra le mani uno di Greenpeace che mi fa discorsetti sul riscaldamento globale, i parenti possono ritirarne il corpo a rate. Fa un freddo becco, piove da tre giorni come se la cosa più intelligente da fare sia cominciare ad accoppiare gli animali a due a due, maschio-femmina, femmina-maschio (ricordarsi di formare coppie gay e lesbo di zanzare, blatte, serpenti, sostenitori del PDL e altre razze da estinguere in un nuovo mondo perfetto) e il weekend è stato una mezza fetecchia di conseguenza.
Oggi, ve lo dico tanto per accontentare il feticista che è in voi, indosso una canotta, chè avevo finito le maglie della salute, una maglia di cotone manica lunga felpata all'interno e la giacca con un accenno d'imbottitura...
Era dal 5 febbraio che non avevo addosso tre robe simultaneamente! E in quel caso uno era un tizio raccattato in disco, quindi forse non conta come capo d'abbigliamento...

Venerdì le nubi minacciose si addensavano all'orizzonte e cresceva, assieme alla loro minaccia, la voglia di rifugiarsi in lidi esotici e paradisi tropicali, lontani anni luce da una Bologna già ingrata e livida. Riunito il solito gruppo smandrappone, ce ne andiamo quindi tutti assieme alla Notte Bianca di Casalecchio di Reno (se vi scappa un MECOJONI!, ci sta tutto...). Sbocconcellare la piada con stracchino e coppa di testa acquistato da uno zozzone per strada e trangugiare il bicchiere di rosso senza strozzarsi è stata un'impresa a causa della tale quantità di manzi under 25 che c'era in giro. Ma che mangiano le nuove generazioni? Pane e creatina? Per fortuna che ho il mio codice morale che impedisce di importunare ragazzetti sotto i 24, e che mi faccio un punto d'onore di non trasgredire più di una ventina di volte l'anno, sennò lì c'era da fare una strage.
Tornati a Bologna, capatina al Punto bar per un altro birrozzo che magari anche no... Avverto il desiderio di cambiare il nostro bar, devo parlarne con gli altri per indire un apposito summit decisionale. Segnare un appunto in agenda sotto la voce "Iniziative socio-sanitarie, volontariato e altre attività ricreative".

 Sabato, giornata di pulizie approfondite e cura della persona. Non saprei come altro definire aver tolto la polvere (spostando i libri a questo giro!) e aver rasato le ascelle e disboscato un pò l'aiuola... Toglietemi una curiosità: ma voi, le palle, le portate rasate quest'anno? No, perchè ultimamente non sento che dire le mille meraviglie di questa cosa e io, a rischio di essere estromesso dal Club delle Cule Ortodosse, devo ammettere che non le ho mai portate pelate le mie bimbe. Comunque io in fatto di epilazione sono troppo asino e se sapete consigliarmi su come procedere nella zona più delicata che ho, vi sarò grato a vita e vi mando anche una foto a operazione conclusa.
E non fate scherzi consigliandomi il diserbante, che lo so che quello serve solo per definire le basette!

Domenica, mattinata equamente divisa tra palestra e il tentativo di terminare "Cent'anni di solitudine", mia lettura da venti mesi a questa parte... Difficile che leggerò altro di Marquez dopo questo.
Nel frattempo la pioggia era diventata un torrente che scorreva in verticale e le temperature avevano cominciato a diventare a una cifra. La sauna è diventata qualcosa di più di una possibile opzione...
Poco dopo l'apertura ero già a mollo come un baccalà. Pienone incredibile, segno che il maltempo è stato un richiamo ipnotico per molti, e gran bei soggetti a giro. Solite limonate e smucinamenti compresi nel prezzo, niente di trascendentale. Mi ha solo fatto sensazione aver visto un amico, che conoscevo solo in versione vestita, dentro un camerino lasciato con la porta spalancata, riverso sul lettino gambe all'aria con una mano a strizzarsi i coglioni e l'altra che, magicamente, aveva reso monca di 4 dita fatte sparire su per il....si può dire "culo" in televisione?
Sono scappato arrossendo come se avessi visto la Binetti a far pompini ai boy scout.
Certe volte sono così un'educanda!

giovedì 17 giugno 2010

Fave e pecorina

Diciamocelo, i colloqui per la caccia al coinquilino perfetto stanno producendo solo buchi nell'acqua di una doccia fredda.
Dei primi due candidati ho già detto e sintetizzato con due immagini eloquenti: il primo era un gay che maneggia fica per lavoro tutto il giorno e che avrebbe reso la comunicazione al desco serale molto greve e il secondo aveva il difetto di essere stato clonato da un pezzetto di pelle morta di Mister Bean.
Bologna poi in questo periodo si svuota di omorecchie come se si fosse diffusa la voce che nelle regioni limitrofe abbiano cominciato a praticare sconti dell'80% sulle collezioni autunno-inverno di Miuccia Prada e Cavalli.
Insomma, ci stiamo rassegnando all'idea che, come ogni anno, ci toccherà starcene da soli fino a Settembre e cominciare la frenetica danza dei casting nell'ultima quindicina di Agosto quando, al contrario, dovremo vagliare anche 3 candidati al dì.
La sonnacchiosa situazione ha avuto un lieve sussulto tre sere fa quando rispondo a un numero sconosciuto che mi cerca sul cellulare.
La voce, maschia e arrizzante, mi fornisce le prime coordinate del nuovo pretendente: L., 37 anni, lavora per una nota catena di profumerie e vorrebbe vedere la stanza con una certa urgenza.
Riesco a combinare un incontro per ieri sera alle 19 di modo da incontrarlo con Marco e approvarlo o bocciarlo insieme.
Alle sette in punto, più per prendere un pò d'arietta che per averne una visione in anteprima, mi metto sul balcone a guardare il panorama.
All'improvviso, incedendo marziale da Chinatown e sparigliando un gruppo di arabi fermi al fresco di un albero, arriva una statua in carne ed ossa che insegna un nuovo ritmo alla sincopatia del mio muscolo cardiaco.
Ad ogni passo, venature di muscoli mai osservate su un corpo umano, solcano le sue gambe che sopravanzano di almeno un metro l'orlo del pantaloncino corto blu mentre cubicoli di addominale scolpito fanno a gara a stagliarsi contro la polo bianca che fatica a contenerli, provata fin nelle ultime cuciture dall'immane sforzo. Le braccia, abbronzate e annerite da un tribale che cinge il bicipite destro, affettano l'aria nella quale si muovono e la lasciano così, irrimediabilmente spaccata in una scia di virilità di passaggio.
Dentro di me intanto mi sono fatto cattolico, ho acceso un cero alla Madonna sperando che sia lui L., mi sono fatto buddista, sono morto e reincarnato in uno stallone arabo, mi sono convertito all'islam e, ripieno di dinamite, solo il guardarlo mi dà fuoco alla miccia e mi polverizzo in una miriade di fuochi d'artificio senza avere il tempo di nitrire un addio.
Quando questo prodigio sopravanza il mio palazzo e se ne va sparendo all'orizzonte, ho avuto la conferma definitiva che no, le religioni non sono la risposta!
19:11 e questo ancora non arriva... Cominciamo male, odio i ritardatari!
Non ne posso più di stare al verone e i gomiti mi si stanno saldando alla ringhiera. Faccio per tornarmene in cucina, tirando prima uno sguardo al cielo. Tra le nuvole vedo una gigantesca tizia col foulard azzurro sulla testa che se pippa una sigaretta accesa sull'enorme lumino che ha davanti! Mi strizza l'occhio e mi fa "Scusa, non l'avevo trovato subito il tuo cero!".
Riguardo in strada e vedo il manzo di prima che di corsa infila il mio cancello e suona il mio citofono!!!
Urletto qualcosa di incomprensibile a metà tra STICAZZI! e MONDIEU! che, sono sicuro, in Esperanto avrà significato senz'altro qualcosa di zozzo.
Due minuti dopo e 1 metro e 90 di miraggio mi sale in casa rilucente di sè.
Balbetto la mia presentazione, sudo, gli offro tre volte un caffè che per quattro lui rifiuta, gli mostro un armadio chiamandolo "cucina" e una pianta chiamandola "zia" il tutto mentre Marco, che aveva appena finito di fare la doccia ed era in camera da letto ad asciugarsi e rendersi presentabile, ignora completamente cosa si troverà davanti uscendone.
Dopo i primi 5 minuti di choc totale ricomincio a riacquistare una certa dignità di comportamento e pongo fine all'apnea. Giusto in tempo per offrirgli un altro caffè... Comunque il panico iniziale, almeno per me, è finito.
E' a quel punto che entra in scena Marco.
Varcando la soglia della cucina dove sto intrattenendo il gradito ospite, fa come quei mimi che si scontrano con una parete invisibile e resta pietrificato a cercare di capire se sotto la doccia non è forse scivolato e ha battuto la testa predisponendola a visioni mistiche.
Dopo avergli stretto la mano e averci raggiunti a sedere, comincia lui a sparare cazzate senza senso. Lo lascio andare a ruota libera per un pò e lo blocco solo quando sento che gli sta per dettare il suo IBAN...
Mentre Marco lo distrae, ho modo di valutare dettagli fisici che dal balcone mi erano preclusi come l'incavo del ginocchio, la pelosità seducente delle sue cosce e la forma carezzevole della sua nuca sensuale: non c'è nulla da fare, questo è più bono delle fave col pecorino!
Lo so, a questo punto o vi state masturbando o vi state chiedendo se lo abbiamo preso. Nella mia fantasia sì, 3 volte... Ma nella realtà il gigante bono ci ha dovuto dire che, nonostante la casa sia molto bella e noi due ragazzi simpatici, la stanza è troppo piccola per la sua fisicità imponente...e come dargli torto...
Nulla di fatto anche stavolta insomma...ma mai buco nell'acqua si è rivelato più gratificante in vita mia!

mercoledì 16 giugno 2010

Le dame e il cavaliere

Il regista Franco Fracassi ha realizzato un'indagine sul rapporto tra politica, potere e sesso (come interpretati dall'ottica berlusconiana) su fatti ormai non più recentissimi ma che è bene non passino in cavalleria.
La diffusione del documentario che ne è stato tratto sta incontrando un sacco di difficoltà e con l'approvazione definitiva della legge-bavaglio sarà un prodotto fuorilegge probabilmente già dalla fine di giugno e quindi non più fruibile.
Non l'ho ancora visto e spero si organizzi una proiezione quanto prima da queste parti.
Per maggiori informazioni sull'acquisto del DVD (al momento l'unica vera forma di diffusione è l'acquisto on-line) e su dibattiti e proiezioni nelle vostre città, visitate il blog o la relativa pagina Facebook.

P.S. E intanto il testo del ddl della legge-bavaglio colleziona un'altra bocciatura internazionale, stavolta da parte dell' OSCE... Avanti con la prossima figura de merda!

lunedì 14 giugno 2010

Reportage del lunedì # 62 (se non lasciate la mancia a questo giro, vi capisco...)

Non so gestire la solitudine, poco ma certo.
Sembrano così lontani gli anni da lupo solitario, quando rifuggivo il contatto umano al di là della pratica dell'annusata genitale che precede l'accoppiamento, quando me ne stavo bene da solo se solo c'era la luna piena a cui ululare...
Adesso basta che il moroso se ne vada dai suoi per un weekend perchè mi lasci andare alla grettezza, alla paura, alla sporcizia e all'indolenza.
Ho scoperto di non saper cucinare per uno, di avere troppe difficoltà ad addormentarmi senza abbracciare chi mi sta accanto nel letto e che, in definitiva, manco una buona pugnetta so farmi da solo...

Sabato, lasciato a me stesso, inizio una maratona televisiva fatta di puntate arretrate di Lost, previsioni del tempo, TG di Emilio Fede, programmi di cucina e televendite di gasatori d'acqua. Ogni tanto, giusto per staccare, un film porno streaming.
Mi sono fatto 3 seghe, penso non accadesse da quando avevo 14 anni...
Mi concentro sulla serata e provo a darmi una smossa inventandomi qualcosa che mi portasse a farmi una doccia e mettere i piedi fuori di casa.
Cosa fanno le persone quando si annoiano e deprimono? Ci sono, mi dico, stasera vado a fare dei cerchi nel grano!
L'idea però abortisce perchè mi rendo subito conto che in cantina non ho nè un ufo, nè una clava di una decina di metri, nè un serie di magneti e generatori con cui produrre campi elettromagnetici ad alta densità (troppo Lost, davvero troppo Lost...).
Viro sull'opzione più semplice: sentire gli amici per una uscitina dopocena.
Gelato con Fede e Luca e dopo, raggiunti da Pablito e Lauretta, birra ghiaccia al bar.
Passeggiata in solitaria fino a casa, trenta minuti buoni di ragionamenti in soliloquio e la noia che torna a mettermi a 90...

Domenica, si ricomincia dalla mattina, pari pari al giorno prima, quindi mi risparmio i dettagli.
Riesco solo a variare un pò imponendomi un rasaggio di barba e un allenamento in palestra. Tutta vita insomma...
Chissà, magari c'è una legge di compensazione universale e, avendo goduto troppo nel passato weekend, questo qui mi toccava espiare...
Dai fatemi ridere voi, che c'è tanto bisogno! Sollazzatemi un pò, raccontatemi una barzelletta, una storiella, un aneddoto di vita vissuta quel cazzo che ve pare ma oggi tocca a voi farci fare quattro risate!

lunedì 7 giugno 2010

Reportage del lunedì # 61 (in croato se leggete da Fiume)

Ho 20 anni... No, dai sto scherzando! Volevo solo mettere alla prova la vostra capacità di sopportazione... Hahaha! Vedeste che facce che avete fatto...
E poi di anni ne ho fatti ormai 33 questa settimana e il beccamorto, lo incontrassi ora, farei molto meno quello che se la può tirare ancora a lungo...
Vediamo di riassumere come posso questa vacanzella a Rovigno, che qua mica stiamo a inculare gli elefanti coi cotton fioc...

Mercoledì, partenza per la Croazia alle 11:00. In macchina tutto l'occorrente per un viaggio piacevole: insalatona con prosciutto cotto, i cd di Fiorella Mannoia, Lady Gaga e Monica Naranjo e pacchi di Tuc alle olive e al formaggio.
Lasciata la Slovenia alle spalle, mi imbatto nella prima lezione di vita che questo viaggio mi ha regalato: la consapevolezza che la Croazia NON è ancora in Europa. Alla frontiera, sbattendo sapientemente le ciglia al doganiere, siamo riusciti a passare col solo controllo dei documenti ma a quelli nella macchina dietro di noi fanno una di quelle perquisizioni corporali che neanche un urologo si sogna.
Arrivo in albergo o quella che è una palazzina sormontata da un nuvolone nero che ci piscerà addosso pioggia torrenziale per le successive 48 ore con pochissime pause.
La tragedia ha inizio...

Giovedì, si inizia con l'abbondante colazione a buffet.
E' ormai sicuro, se mi ritrovo accanto un mitteleuropeo alle 8:30, commetto un tedeschicidio. Ma come si fa a stare buoni e tranquilli col cornetto alla marmellata nel gargarozzo mentre a un metro da te la solita coppia di anziani merkeliani macella il porco e mangia fette di pane col sanguinaccio e uova strapazzate poco cotte su letto di strudel? Per tutti i ratzinger, che schifo...
La pioggia ci concede un intervallo di circa due ore, in comode rate da 20 minuti l'una, durante le quali riusciamo a fare un rapido giro sia a Rovinj vecchia che nella spiaggia naturista. Amore a prima vista per l'incantevole borgo marinaro. Odio a pelle per la spiaggia di rocce puntute che non aspettano che una mia esitazione per sbregarmi un piede. Non ho mai avuto aspirazioni da stambecco e, con l'agilità del nano da circo che mi ritrovo, già odio questo posto.
E poi i ragazzi dove sono??? Dove sono i manzi da paura a cui la filmografia pornografica gay mi ha preparato negli ultimi dieci anni? Neanche uno decente da quando siamo arrivati, le mie aspettative sono ferite, tramortite e mezzo putrefatte.
Però la natura, strabordante e lussuriosa in flora e fauna, è da accapponare la pelle.
Mi sforzo di detestare questo posto ma non riesco...

   


Venerdì, colaziono distante dalle famiglie tedesche. Sbagliare una volta ok ma due sarebbe da cretini.
Fino a questo momento abbiamo dormito come i neonati, due ore ogni ora di veglia, in mancanza di altro da fare. Siamo riposatissimi però che palle stare in camera a guardare il tg russo, le telenovelas messicane, Rai1 e i videoclip di Colonia (vedere video alla fine del post. Credo lo troverete molto interessante dopo i primi 34 secondi)...
Facciamo un colpo di testa, in fondo è il mio compleanno e dobbiamo osare!
Anche se il tempo non promette nulla di buono andiamo in spiaggia.
Il tempo di scostumarci e siamo di nuovo sotto l'acqua... La Croazia mi odia, è certo...
Poi, l'inatteso si appalesa: con una variabilità pari solo alla mutabilità del colore politico di Giuliano Ferrara, le nubi si squarciano e il sole ci bacia.
Dopo pochi minuti due fighi fanno il loro ingresso nelle nostre vite.
Dalla fisionomia capisco che devono essere tedeschi ma, dato che non sono qui per fare colazione, mi fa piacere che si stendano accanto a noi. Quello più zoccoletta dei due comincia ad omaggiarmi con sorrisi e sprazzi di erezioni stando ben attento a non essere visto dai rispettivi fidanzati troppo occupati con le rispettive parole crociate.
Mi eccitano troppo queste situazioni e non tardo a rendergli la stessa moneta. Plaude compiaciuto alla vista dell'italica dotazione.
Il resto della giornata passa così, tra sguardi, occhiolini e sorrisi non più nascosti e clandestini.
A sera ceniamo con del buonissimo pesce in città e, passeggiando, ci imbattiamo nuovamente nella coppia dei bei vicini di scoglio. Scambiamo un paio di parole, ci fanno una foto ma tutto senza neanche presentarci.

Sabato, finalmente un'intera giornata di caldissimo sole.
Tornano i vicini e stavolta sono ancora più vicini. Ricominciamo il gioco a suon di randellate a distanza, stavolta coinvolgendo anche i rispettivi compagni. Sembrano simpatici, trasmettono allegria e sicurezza di sè. La voglia di parlargli cresce...ah se solo fossi più sciolto col mio inglese...
Sono loro a rompere gli indugi: si presentano, si chiamano Joe e Almin, sono uno austriaco e l'altro bosniaco, vivono a Innsbruck e sanno farsi adorare.
La lingua mi si scioglie e riesco a farmi capire abbastanza bene mentre, con mia enorme sorpresa, grazie alla chiarissima pronuncia di Joe che è professore di inglese, capisco ben il 95% delle cose che dice, praticamente un record per me.
Ci invitano a cena e accettiamo volentieri.
Nel centro storico ci conducono per vialetti romantici, ci coccolano e ci divertono come poche volte ci è capitato.
Dopo il ristorantino vista mare ci portano in un incanto di bar che ci pareva di sognare: si sta seduti sulle rocce su morbidi cuscini messi a disposizione dal locale, sorseggiando drink ghiacciati mentre il mare ti spumeggia sotto le gambe lasciate a penzoloni, le stelle ti corteggiano e il resto del mondo intero se ne va affanculo. Mi si spacca il cuore solo al ricordo...
E poi.
E poi arriva il momento della conquista totale, quello che tutto sbaraglia e squaglia: "We have a bottle of a good wine in our room...would be great to share it with you on our terrace if you want...".
E mò? Cazzo gli rispondi a due seducentissimi maschi all'apice di una serata tanto magica?
Abbiamo avuto qualche esperienza di gioco a tre ma qui la faccenda è più seria e affollata...
Ci tremano le gambe, le fauci ci si seccano e balbettiamo che no, ancora non ce la sentiamo...e da qualche parte dentro noi sentiamo che uno scoglio si spacca in mille pezzi.

 


Domenica lasciamo l'albergo ma la giornata è troppo bella per non passare qualche ora in spiaggia prima di metterci in moto.
Dopo qualche minuto ci raggiungono anche i nostri nuovi amici, per fortuna non risentiti per il rifiuto della notte prima.
Poi è il turno di Adrian, il mio ultimo coinquilino che si è preso mezza giornata e da Fiume, dove abita, è venuto a salutarci e a portarmi un regalo. Amabile come sempre, ha reso ancora più preziosa questa esperienza nel suo Paese.
E poi abbiamo conosciuto un romano e un napoletano che vivono a Trieste, simpatici pure loro e infine è arrivata una tale quantità di bonazzi che hanno preso d'assalto quella scogliera proprio l'ultimo giorno, che glie possano!
Insomma, andare via è stata una faticaccia che non riesco a dire...
Però dai, bisogna pensare in positivo, ci si può tornare facilmente per un altro weekend e abbiamo dei nuovi amici e un invito per andare a trovarli in Austria.
Non male direi visto come era cominciata...

martedì 1 giugno 2010

Reminiscenze funeree (III parte)

Ho 20 anni, sono ancora vergine e sto vivendo un sogno erotico impensabile fino a soli 30 minuti fa.
So che il risveglio potrebbe essere dietro l'angolo ma mi è assolutamente impossibile sospettare che stavolta non solo salterò su di soprassalto ma ruzzolerò giù dal letto, batterò la testa e il ricordo del bernoccolo non mi abbandonerà mai più.
E che ne scriverò dentro un post tra la bellezza di tredici anni quasi...
I secondo passano fermi come il suo sorriso stampato e il silenzio che ci avvolge.
Non intende rispondere alla mia domanda sulla sua professione, gli pare troppo evidente per fornire una risposta retorica più dell'interrogativo.
Con uno sforzo che mi fa rischiare un'ernia al bulbo oculare riesco a distogliere lo sguardo dal suo cazzo ormai gonfio e svettante, compiaciuto nel suo atto osceno in luogo pubblico per visione privata.
I bidoni.
Le prime cose che sono riuscito a mettere a fuoco mentre mi si avvicinava, e che adesso sono le ultime che riesco davvero a vedere, mi rivelano l'arcano poco alla volta.
Sulle prime faccio fatica a riconoscere quei riquadri arrotolati, quei caratteri zebrati che vergano la carta stampata e l'iconografia religiosa.
Mi serve una pausa per razionalizzare quello che sta accadendo e sposto l'attenzione sul bidoncino piccolo in cui trovo a galleggiare in una fanghiglia trasparente una grossa pennellessa.
Posso tentare di sfuggire la realtà, ma è perfettamente inutile. Il sogno è appena finito.
Ora comincia l'incubo. L'incubo di essere stato sedotto dall'attacchino di un pompe funebri...
Indietreggio di un passo, provo a dissimulare il mio sconcerto ma, per fortuna, non mi occorrono grosse doti recitative: la secchezza delle fauci, la sudorazione alle mani e il balbettio incessante c'erano anche prima, quando lo credevo il primo maschio con cui mi sarei mai messo a letto.
Adesso che ho scoperto la sua professione, sono anche sicuro che, per mettermi le mani addosso mentre sono in posizione orizzontale, questo adone dovrà aspettare che sia sopraggiunto il rigor mortis.
Farfuglio che devo proprio andare dato che sono fuori da troppo tempo e che è imprudente che se ne stia a cazzo ritto a duecento metri scarsi da casa dei miei zii.
Per fortuna, ma molto dipende dai punti di vista, non si accorge della diversa natura del mio attuale imbarazzo e continua a soffiarmi addosso la sua malia, non offeso nè risentito in alcun modo. Rinfodera solo il suo cannone venoso e continua come prima.
Dice che vuole rivedermi per continuare il discorso...o per starsene qualche ora zitti zitti, che forse è quello che vogliamo entrambi... Certo come no, ora che so che maneggi cadaveri è uno dei desideri della mia Top Ten delle Speranze...
"Ma vai via senza prendere il mio numero?" mi fa sconcertato non appena faccio per salutarlo e allontanarmi.
"Ah scusa...sì, è vero...ma non ho il cellulare per segnarmelo...e a memoria non credo di ricordarlo fino a casa..." provo a ribattere convinto che ora capirà l'antifona. Niente da fare.
E' solo a quel punto che la mia parabola erotica tocca il punto più basso della sua traiettoria pazzescamente discendente.
Con la nonchalance della segretaria che butta giù una nota in un taccuino, sfila la biro dalla tasca del pantaloncino, strappa circa un quarto di un manifesto funebre e ci annota dietro il suo recapito telefonico.
Mentre scrive quell'accozaglia di cifre ho il tempo di invidiare la Nobildonna Carmela F., inconsapevole di aver fornito, col suo prematuro decesso annunciato ad amici e parenti superstiti, il post-it della passione di questo inarrestabile manzo di un idiota che non è altro.
Faccio sparire il pezzo di carta più veloce che posso, spingendolo fino sul fondo della mia tasca e, dietro la promessa di chiamarlo prima possibile, riesco a guadagnare la via verso la libertà.
A casa, nella riservatezza del mio cesso, do fuoco alla sua nota prima ancora di essere tentato di leggerla.
All'uscita mi trovo davanti mia madre che, vedendomi ancora sconvolto e impacciato e avvertendo l'odore che proviene dal bagno, mi sgrida con amore.
"Devi smetterla con le sigarette! Ti fanno male, guarda che faccia che c'hai!".
"Tranquilla mà...sta sicura che era l'ultima questa..."

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