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Bologna, Italy
Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!

mercoledì 20 giugno 2012

Tutto lo zio...

Dall'ultima telefonata con la genitrice:

- Mamma: "...e poi dobbiamo far controllare tuo nipote...poverino..." (va per i quattro anni, il tesorino)
- Io: "Perché?!?!? Cosa ha che non va???" (tono leggermente isterico...come una passiva quando tampona con la macchina. E' che sono uno zio apprensivo...)
- Mamma: "In questi giorni di caldo atroce lo teniamo nudo per casa e abbiamo notato che...sta sempre a cercare di mettersi un ditino nel culetto santo!"
- Io: "...!!!"
- Mamma: "Ricordi che alla sua età tu facevi lo stesso?" (Certo, sono pieno di ricordi di me quattrenne che mi sgrilletto e mi defloro in giro per casa...)
- Mamma: "Poi abbiamo scoperto che lo facevi perché avevi i vermi. Sarà la stessa cosa..."

Certo, certo. Era per i vermi...

martedì 19 giugno 2012

Perle ai porci n° 10


Su FB stamattina è tutto un "Oh, che caldo!!!"...
Ho cominciato a contarli man mano che ne bloccavo l'autore. 
Arrivato a 23 ho smesso. 
Di contare, ovvio...
Ma perché questi votano proprio come me? 
Maledetta democrazia!!!
Ok una testa-un voto...purché non sia di cazzo la prima e del cazzo il secondo però!

martedì 12 giugno 2012

Strada facendo


Strada facendo, come è normale che sia, possono capitare cose belle e altre che lo sono meno.
Incontri intriganti en plein air si alternano a inciampicate; un gelato da passeggio può essere seguito dall'imbattersi in una enorme, gigantesca cagata sul marciapiedi.
Che fare in questi casi? Me lo chiedo ogni volta che ne incontro una da restare atterrito, spaventatissimo dalla possibilità di esserne sporcato.
Certe merde hanno infatti la predisposizione tutta propria di non restare ferme, di non starsene deposte in un punto ma di diffondersi.
All'inizio non puoi fare a meno di esserne ipnotizzato e disgustato al contempo ma poi devi prendere una decisione su due piedi perché realmente qualcuno potrebbe arrivare di corsa, cascarci dentro e schizzare anche te con quello schifo.
Diffondere la voce che in quel punto del proprio cammino si è incontrata una merda colossale, urlando e facendone post da riempire i social network, o alzare la gamba più che si può e scavalcarla d'un balzo lasciandosela alle spalle il prima possibile?
Non sono mai riuscito a trovare una risposta soddisfacente, perciò nel dubbio non metto il link al filmato del culo blaterante di oggi, sozzo più che mai (grazie comunque a Paolo per la segnalazione), però questo post mi scappava proprio e per oggi lo mando a cagare pure io.

venerdì 8 giugno 2012

La butto lì...


...mi sbaglierò ma...non è che a qualcuno 'sta storia del terremoto gl'ha detto un gran bene?
Data l'inconsistenza dell'organizzazione di questo Pride, la sua mancanza di incisività e la insipidità di quel poco che è stato fatto, non è che la storia della vicinanza alle popolazioni terremotate e la conseguente morigeratezza della parata gli salva il culo dal dover giustificare il flop clamoroso che comunque ci sarebbe stato? Me ne sto convincendo sempre più a far confronti con quello che fu organizzato nel 2008.
Tristezza su tristezza...
Comunque...qualcuno viene?

giovedì 7 giugno 2012

Cenerentolo

Seduti al bar, P. mi racconta delle prodezze da letto del suo pomeriggio con l'ultimo incontro da chat: pare che il premio "Il Bocchinaro 2012" abbia già un vincitore designato ai primi di giugno...gli altri si mettano la gola in pace. Che poi non sono affaracci vostri, ma quando P. è andato/venuto, ha trovato sotto casa di questo qua, quello dell'incontro successivo che aspettava il suo turno. Mito!
Neanche il tempo di finire il suo racconto che, il protagonista ne fuoriesce per incanto e ci si appalesa davanti.
"Oddio eccolo!!!", fa appena a tempo a sussurrarmi P. mentre io indico interrogativo tutti quelli della sua compagnia tranne lui (e se uno mi dice di non guardare in quella direzione è peggio).
Mi guarda. Lo guardo. Mi sorride. Io bevo.
Dopo mezzora mi sento chiamare al tavolo dello spompinatore da un tizio che conosco, C.
"Ti presento N.", mi fa, "dice che gli piaci molto...".
Provo a fare due chiacchiere di circostanza ma N. proprio non conosce usi alternativi della bocca, sicché me ne ritorno al mio tavolo coi miei amici.
N. non si dà per vinto. Lui la vita è abituato a morderla, quella sì.
Chiede il mio numero, il mio facebook, il mio profilo gayromeo a C., poi al barista amico mio e infine a P., solleticandolo con la proposta di una cosa a tre.
Dopo il bar ci spostiamo in disco. Arieccolo pure là...
Lo perdo di vista a intervalli di 10 minuti e lo ritrovo sempre piazzato dalle parti della dark. La sua camicia ha uno strano difetto: è sempre più macchiata sul petto. Proprio sotto il mento...mah.
All'alba, vedendomi andare via prova a giocare l'ultima carta. Mi afferra e mi conduce in un ballo sinuoso in cui riproduce la macarena, vogue e il tuca tuca tutti remixati pur di mettermi le mani ovunque.
Al clou di questa danza sessissima, lo fa: porta una mano dietro la mia nuca, sfiora leggero le mie labbra con la sua bocca che ha visto più cazzi in quel giorno che Sara Tommasi in una vita e mi dà la lingua in omaggio.
Nonostante in circolo io abbia più drink che globuli rossi, riesco a sottrarmi alla offerta di spompinare per interposta persona mezza Bologna, limonandolo. Che poi, se ne sento il sapore, l'amicizia con P. ne sarà compromessa...non riuscirò più a guardarlo negli occhi senza arrossire.
Mi divincolo, sorrido enigmatico e scappo verso casa.
Ma al contrario di quella sfigata che mi ha preceduto in simili occasioni, io non ho perso la scarpetta: doppio nodo alle mie adidas e via!

mercoledì 6 giugno 2012

Perle ai porci n° 9

In chat con Pablo...
P: Stavo quasi per svegliarmi all'alba per vedere Venere davanti al Sole.
    Poi ci ha pensato il terremoto... Ma non mi sono affacciato...

IO: Io sì. Ma ho messo due paia di occhiali da sole e non riuscivo a guardare lo stesso.
      Allora ho pensato: MA FOTTITI, INUTILE PIANETA PIENO DI FEMMINE!

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