Informazioni personali

La mia foto
Bologna, Italy
Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!

mercoledì 27 gennaio 2010

Ma chiste so' pazz'!

Ci sono giornate in cui, andando a scovare notizie utili alla mia (in)formazione di cittadino modello, nonostante il raffreddore e il malessere esistenziale, il sospetto che siano gli altri a stare davvero male mi assale di prepotenza. E' davvero la spudoratezza immorale il nuovo virus in circolazione e non quello gastro-intestinale che sta piagando metà degli italiani in questi giorni (l'altra metà è al cinema a vedere Avatar).

Qui a Bologna è tornata la neve: 10 cm circa, niente in confronto alla glaciazione di metà dicembre scorso. Non tanta, ma sempre troppa per me. In compenso però non abbiamo più il sindaco: Delbono, che ha alle spalle una oscura faccenda di implicazioni personali e professionali, è indagato per peculato e tanti altri reati commessi con la sua bella, segretaria e fidanzata all'epoca dei fatti, Cinzia Cracchi. Si è dimesso e il voltastomaco a riguardo si era appena appena placato quando l'ormai mitica Gambatesa-Ferilli si è sentita in dovere di esporci la sua visione dei fatti dopo la già infelice uscita di qualche giorno fa a proposito dei gay. La nuova pillola di saggezza è: "Flavio Delbono non doveva dimettersi. Se si trovano opportune le dimissioni del sindaco di Bologna per il caso Cinzia-Gate, allora avrebbe dovuto dimettersi anche Berlusconi per tutto quello che è successo a palazzo Grazioli e per il conflitto d’interessi. Ha lasciato la città per una cazzata. Non ha ricevuto nessuna avviso di garanzia. Non è stato fatto alcun tipo di indagine e non c’è alcuna sentenza. Non sono chiare neanche le accuse. Non doveva lasciare l’incarico. Berlusconi non si dimetterebbe neanche di fronte ad una sentenza di condanna passata in giudicato. Gli esponenti del Pd invece per una sciocchezza come l’uso di un bancomat si dimettono.". Incommentabile...

Tremonti, dopo aver consentito il rientro in Italia dei proventi da riciclaggio, evasione, estorsione, tangenti e tante altre belle furberie di nostri cari connazionali chiedendo loro solo il 5% di tassazione, si è premurato oggi di offrire a così bella gente un degno movente per le prossime mosse. "Un sistema con aliquote così elevate è un alibi per non pagare le tasse." e "La lotta all'evasione si fa anche riducendo le aliquote, ma non è una cosa facile per la tensione sui mercati finanziari e il debito pubblico, che è il terzo debito al mondo."  sono state le lungimiranti parole usate dal nostro ministro dell'Economia. Che tradotto per questa razza di delinquenti sarebbe a dire: le tasse sono alte, quindi c'avete l'alibi. Vorrei abbassarle ma non posso, quindi continuate così! Mi vergogno profondamente di una istituzione che usa questo linguaggio delegittimante sè stessa e l'azione che in teoria dovrebbe portare a segno. Un bell'esempio per chi come me c'ha la tassazione in busta paga e versa all'erario fino all'ultimo centesimo! Grazie Tremonti!

Dopo le elezioni possiamo stare tranquilli, l'attesa spasmodica di tutti noi è terminata: finalmente in Rai Noemi Letizia. Bibi Ballandi piazzerà questo raro esempio di inutilità umana in una qualche trasmissione a caso a dimostrazione di quanto il superfluo possa raggiungere le sublimi vette dell'insulso. Per procedere all'operazione dal nome in codice "Piazza-Noemi-Da-Qualche-Parte-Che-Non-Sia-Sul-Cazzo-Di-Berusconi", hanno avuto la delicatezza nei nostri confronti di non farla debuttare a Mediaset (come se ci fosse qualche differenza...) e di aspettare le regionali...
Ma siamo sicuri che sia solo il virus a far vomitare?

lunedì 25 gennaio 2010

Reportage del lunedì # 42 (depression edition)

Gennaio fa schifo.
Il lunedì fa schifo.
Il freddo e il grigio fanno troppo schifo.
Io mi sento di schifo.
Potrei chiudere qui il post, non è che abbia molto altro da aggiungere...
Uno aspetta tanto il fine settimana e poi si ritrova con una manciata di ore da passare nello stranimento più totale, tra un'overdose di Actigrip e Salicina (l'Aspirina dei veramente alternativi, un pò come l'assenzio per i poeti maledetti dell'800...). Io e compagno ci siamo beccati un fortissimo raffreddore...
Abbiamo anche dei sospetti sul bacio sulle labbra dato a Pablo lo scorso fine settimana e che dopo un paio di giorni si è infatti ammalato.. Stiamo valutando atti di rappresaglia nei suoi confronti perchè l'untore non resti impunito...
Un weekend di noia così, passato tra minestrine e lavori domestici, non lo augurerei neanche al mio peggior nemico.
A Minzolini e Belpietro sì però...
Uno dei pochi momenti in cui sono riuscito a stare bene è stato questo:


Oggi sono tornato a lavoro ma con la carica di una batteria usata... Per tirarmi un pò su ho deciso una cosa importante, anzi due: oggi compro i biglietti per volare a Madrid i primi di luglio per la giornata dell'Orgullo 2010 e per le vacanze di agosto nella venerata Barcellona.
Speriamo funzioni come antidoto alla mosciaggine...
Dai raccontatemi voi del vostro weekend, tiratemi su che ne ho bisogno.

P.S. Il 31 gennaio è ormai alle porte! Sbrigatevi a partecipare con le foto delle vostre ascelle e/o della cappella all'unico TrombiContest #3 approvato da Federfarma!!

mercoledì 20 gennaio 2010

Fallo vedere!

Mi è capitato, mentre leggevo seduto sulla tazza del wc, di imbattermi nella pubblicità della nuova linea di intimo della Andrew Christian: un bel moretto con le mani fasciate giocava a fare il boxeur (o il novello Padre Pio, non ho capito bene) guardandomi seducente dalle pagine patinate di una rivista.. Molto attraente, non c'è che dire. Passo un bel pò di secondi a scrutare la foto per cercare di capire dove fosse il segreto del suo je ne sais quoi cercando di individuare il segreto del suo fascino ora nel taglio d'occhi deciso, ora nei muscoletti abbozzati ma presenti in scena oppure in quella labbra tumide che gridano "Violentami, miao!" peggio di Marcella Bella. Poi passo oltre e volto pagina e, finito di fare le mie cose, rimetto la rivista sulla lavatrice.
Il giorno dopo, complice una centrifuga particolarmente vivace, ritrovo tutti i giornalini sparsi in bagno, compresa la rivista aperta proprio in quella pagina lì... Mi chino a raccogliere tutto e...finalmente vedo!!! Ora non so se devo la fulminazione che ha illuminato la mia mente alla ben nota posizione a 90 gradi in cui mi trovavo (per via del sangue che affluisce al cervello, non fate pensieri subdoli!!!), sta di fatto che un pacco di dimensioni davvero ragguardevoli mi si para davanti.

Comincio così ad informarmi sull'argomento e scopro quello che voi umani neanche immaginate, o forse sì se certi "aiutini" non vi sono del tutto sconosciuti.. In pratica ci sono diverse marche di intimo, che vanno forte tra la clientela gaia, che promettono di far lievitare il vostro "panetto" meglio del Paneangeli e ognuno ha i suoi segreti per la...penificazione!
Aveva iniziato la Aussiebum con i suoi Wonderjock, mutande munite di una taschetta interna che raccoglie amorevolmente le vostre palle, che sennò sarebbero vittime indifese della forza di gravità, e le porta un pò in avanti a fare volume visibile assieme al randello. Il trucco qui c'è ma chi le porta è onesto. Alla fine è pur sempre tutta roba sua... C'è solo uno stratagemma per avere un pò di più il cazzo tra i coglioni.

Quelli della Andrew Christian invece cominciano a giocare sporco. E per farlo in maniera seduttiva si danno dei gran scienziati da soli. Sapete come hanno chiamato le loro imbottiture fittizie? Tecnologia accrescitiva frontale! Un applauso a chi ha coniato questo termine!!
Al grido di "Show-It!" si sono inventati 'ste mutande che riempiono i vuoti lasciando strabiliare gli occhi degli ammiratori davanti a pacconi esagerati rigonfi di...aria e robetta da niente! Ma arriverà il momento in  cui te le dovrai calare le mutande o no???
Per mia fortuna non ho necessità di fare certi acquisti. Non compro mai nemmeno mutande normali firmate figuriamoci se compro una mongolfiera da tenere tra le cosce... Gli unici boxer e slip firmati che ho vengono dai regali di natale di mia madre ma dato che li prende in negozi di Caserta, c'è una probabilità dell'80% che siano tarocchi pure quelli. Io, quando me li compro da me, mi rivolgo solo al mio mercatino di fiducia, cioè uno qualsiasi per la strada...
Ma cosa stai a spendere 100 euro per avere un intimo D&G, CK, A&F o un altro folle acronimo stampigliato sopra? Che poi, in tutta sincerità, che cazzo c'avrai mai da metterci dentro?


P.S. Avete ancora fino a tutto il 31 gennaio per partecipare con le foto delle vostre ascelle e/o della cappella all'unico TrombiContest #3 approvato dal MOIGE!! E diamoci una mossa su! Non vi ho mica chiesto di donarmi uno dei vostri due cuori!

lunedì 18 gennaio 2010

Reportage del lunedì # 41 (quell'edizione utile come il corso di studi ad indirizzo musicale e coreutico!)

Oggi non c'ho voglia di fare un cazzo... Ma nulla proprio.
Digito i tasti per comporre le frasi con la stessa verve con cui strizzerei i capezzoli di Janira Majello, la donna con più J che espressioni facciali. Ricordo che, quando ero alle medie, venne con l'inseparabile Luca Sardella quando i prof. decisero di farci piantare non so quanti ettari di sottobosco dietro la scuola. E loro lì pronti a riprendere il lavoro minorile di improvvisati villici undicenni. E sorridevano, madonna quanto sorridevano! Che tempi! Quanto ci davamo giù di vanga in attesa di scoprire, dopo solo qualche mese, la masturbazione. Poi delle piante non si è occupato più nessuno e sono andate in malora...

Venerdì sera cena a casa di Pablo con tutto il solito gruppo: io, Marco, Pablo, Alessandro1, Alessandro2, Federico e Luca. Pure stavolta niente escort. Speriamo che per la prossima riunione qualcuno organizzi le cose per bene... In cambio abbiamo impegnato la serata nella visione di "2 volte genitori", bellissimo documentario dell'Agedo che vi invito a visionare/comprare/regalare perchè merita davvero. Oddio faccio fatica a credere che tutti-proprio-tutti i genitori a cui si rivelano a un bel punto le proprie tendenze sessuali reagiscano allo stesso modo accettando così bene la cosa che nel giro di qualche anno si ritrovano a ballare su un carro, ma è bello vedere che c'è qualcuno davvero fortunato.



Sabato giornata campale di maxipulizie a casa. Tranne smontare i filtri ai carboni attivi della cappa e spolverare nelle fessure dei termosifoni credo di aver fatto qualunque cosa. E dopo 'sto massacro, giusto per riposarci un pò, io e il moroso abbiamo avuto la bella idea di andare a fare la spesa all'Ipercoop alle 16. Se non sapete cosa sia, vi consiglio di dedicarvi a sport estremi più cauti come il bungee jumping senza elastico o il rafting con a bordo del gommone Giuliano Ferrara dopo aver mangiato Platinette.

Domenica giornata di relax e massaggi praticati da esperti non professionisti nella mia sauna preferita. La giornata è stata anche caratterizzata dalla più grottesca conversazione che mi sia mai capitato di sentire. I protagonisti di questa assurdità erano due ragazzi di 19-20 anni, uno italiano che indicherò con I e uno spagnolo che indicherò con S (ammazza che fantasia! Però ve lo avevo detto all'inizio che non ho voglia di scrivere oggi...). Erano seduti accanto a me nella jacuzzi e I si vedeva che era un pezzo che smaniava per conoscere S (bello da far quasi paura. I era caruccio ma non ho una gran simpatia per i tratti orientali e poi somigliava troppo al bambino di The Grudge!).
I: "ops....scusa è tuo questo piede che ho colpito involontariamente?"
S (dolorante) : "Ehm....sì!"
I: "Oh scusami, non l'ho fatto apposta....se vuoi puoi darmi un calcio anche tu!" (ride....)
S: "Meglio evitare...dai" (ride....ed è fregato!)
I: "Sento che non sei italiano..."
S: "Infatti sono....."
I: "No, no, no!!!!!!! voglio indovinare! Sei slavo??"
S: "No, hai sbagliato zona d'europa..."
I: "Allora russo!" (boh....non stava capito..)
S: "No, sono spagnolo"
I: "Ma sai che era la mia terza scelta???"
S:....
I: "Allora indovino quanto hai di piede!" (subdolo come un acaro! cioè tutto questo per avere la scusa di fargli piedino! Perchè non ci ho pensato io per primo??? Ah sì, perchè io S me lo sono già fatto!)
S:....
I (tastando sott'acqua...): "Secondo me è un 44..."
S: "No, sbagliato ancora.."
I: "E' più grande?!?" (ma non è che stava cercando di capire quanto c'avesse grosso l'uccello??? mi sta venendo in mente solo ora!)
S: "No, meno..." (mooooolto meno se c'è davvero una correlazione tra le due estremità! Poteva chiederlo a me che si faceva prima...)
I: "Allora un 40!" (come faccia a passare da 44 a 40 con tanta scioltezza non è dato saperlo...)
S: "No è un 42!" (ecco appunto, NON c'è nessuna correlazione tra le due misure!)
I: "Ah....interessante!" (...!!!)
S "....!!!" (appunto!)
I: "Hai delle belle cosce...muscolosissime..." (si vede che stava continuando a toccare ed era salito pure con la manina....)
S: "Sì, vado molto in bici"
I: "Ah sei un ciclista?? anche il mio ex!!"
S: "No, vado solo in bici nei posti..."
I: "Che posti?"
S: "Ehmmm.........da casa in piazza.....oppure da università a negozi..." (io volevo morire dal ridere...ma non potevo: erano accanto a me!)
I: "Posso sedermi sulle tue cosce muscolose?"
S: "Se vuoi...." (ride nervosamente)
I: "Oooh...che comodo che sto!!!!! Mai visto cosce così...Vero che non ti peso tanto? Sai cosa è?"
S: ".....?"
I: "E' l'acqua....rende tutti più leggeri!"
S: ".....!!!!!!!"
I: "Di che città spagnola sei?"
S: "Alicante"
I: "E' nel sud?"
S: "Sì, è nel sud.."
I: "Quindi anche sotto la Francia?"
S: "....tutta la spagna è sotto la Francia!"
I: "Io invece sono di roma ma lavoro a milano....la mia è una storia lunga...però se ti devo fare la versione breve è questa: sono di roma e lavoro a milano!" (e ride....che c'avrà da ridere?)
I: "Senti....e pure ad Alicante ci sono le bici?" (giuro su mia mamma e mia nipote che lo ha detto!!!)
S: "Qualcuna c'è....( a questo punto mi pare di aver avvistato uno sguardo implorante aiuto ma era troppo tardi...). Solo che lì non la uso, ho la macchina"
I: "Beh anche qui ci sono le macchine....perchè non le usi?"
S: ".......perchè la mia è ad alicante..."
I: (dopo 15 minuti di silenzio in cui forse stavano facendosi una sega sott'acqua): "Sai una cosa? mi è venuta voglia di raccontarti la versione lunga della mia vita...andiamo in uno stanzino appartato che stiamo più comodi?"
E stranamente S lo ha seguito....si vede che ci sapeva fare con la manina boh... Comnque quando sono usciti io, Marco e un altro tizio siamo esplosi!!! Ancora un pò e ci sarebbero sanguinate le orecchie!

giovedì 14 gennaio 2010

Gratia plena

La notizia dell'aggressione al papa durante la messa di natale è ormai vecchia quanto la sua vittima ma solo ora riesco a trovare il tempo di portare una mia personale riflessione alla vostra attenzione.
Durante quei concitati accadimenti, le telecamere rubano una impagabile espressione di apprensione terrorizzata sul volto di un seminarista e alè, è nata una stella.
Subito ribattezzato "la seminarista sfranta", dopo pochissime ore dall'evento erano già stati formati gruppi di fans su Facebook con migliaia e migliaia di iscritti, cliccati tutti i video che lo riguardavano su Youtube e versati fiumi di parole nel web e non solo a commento dell'accaduto.
Ho dedicato diverso tempo ed energie a leggere le opinioni, le battute e in qualche caso le burle triviali che il seminarista preoccupato ha ispirato e in tutto ciò che ho letto ho rilevato un dato costante: questo ragazzo è stato accolto con simpatia dagli omosessuali.
Ora sono più di venti giorni che mi gira e rigira nella testa una domanda: perchè?
Molti hanno voluto vedere in quella manina che sfugge al controllo e corre a coprire la bocca atterrita e spalancata la frattura in un sistema monolitico: siccome è risultato chiaro che siamo fra voi, è un nonsense continuare ad alimentare politiche omofobe, questo il ragionamento della stragrande maggioranza. Scusate la franchezza ma a me pare una colossale minchiata.
Non esiste una comunità gay e, quando pure ci fosse, non esisterebbe per chi deliberatamente se ne tira fuori. Uno che va a farsi prete non è "uno dei nostri" che scardina l'apparato chiesa, nè uno che eviterà, al primo zefiro che gli solleva la gonnella, di continuare a perseguitarci. Uno che rinuncia alla pratica della propria sessualità, qualunque essa sia, o che decide di viverla nell'ombra con altri sfigati come lui, che scientemente decide di farne una malattia, un abominio ed un peccato, non ha e non avrà mai nulla a che spartire con me. O credete davvero che diventato prete, fatta carriera politica fino ai massimi gradi vescovili, quel bel faccino che tanto vi ha fatto ridere esiterebbe un solo secondo a martirizzarvi i coglioni perchè li avete e osate pretendere di usarli impunemente con un partner ugualmente dotato?
Non mi fa sorridere uno messo tanto male, è troppa la pena che mi fa. E pur mosso da un sentimento tanto umano, non abbasso la guardia perchè già scorgo in lui, in nuce, il nemico che sarà domani, il sepolcro imbiancato che verrà a capo della iglesia tutta e che si distinguerà dai predecessori solo perchè magari preferisce scarpe Ferragamo a quelle di Prada. Credo che sbaglino quelli che si ingannano vedendo in lui un cavallo di Troia che si è autodenunciato in una sola mossettina, quelli che sorridono e lo inneggiano a personaggio 2009: una volta scattata la simpatia, siamo due volte fottuti.
A cosa dovrebbe portarci questo accanimento investigativo sulla omosessualità di certi preti? A quale risultato concreto per una seria causa gay? Quando anche dimostrassimo che nei seminari s'inculano peggio che in una darkroom e che la più frocia di Roma è il capo dell'organizzazione cattolica cosa ne ricaveremmo DAVVERO? Forse  gli etero omofobi smetterebbero di pestarci negli agguati? Forse i coltelli di certi fascisti smetterebbero di avere incontri ravvicinati coi nostri stomaci? No, nulla di tutto questo. Tutti loro ed il perfetto cattolico farebbero spallucce, aspetterebbero che cambi l'aria e che dopo questo papa ne venga uno più macho, magari con la croce uncinata tatuata, per continuare il maschio gioco al massacro. Ed hanno ragione. Perchè questi smidollati sanno bene che la Chiesa è cosa più grande dei singoli suoi componenti, che gli uomini, anche quelli di potere, vanno e vengono e che per qualche accidente storico può capitare che a guidarla salga uno un pò sospetto... L'importante è che passi e vada e che mai si sogni di fermare gli ingranaggi della macchina del Potere o di non oliarli con le sofferenze dei non conformi.
Un gay dotato di fede può fare grandi cose da laico e io posso, al massimo, anche rispettarlo.
Un gay dotato di fede che prende i voti aderisce allo statuto di una delle più grandi organizzazioni criminali, introietta il suo credo di odio e discriminazioni, ed io voglio, come minimo, detestarlo fino al fondo delle mie viscere.

lunedì 11 gennaio 2010

Reportage del lunedì # 40

Mi sarebbe piaciuto dedicarmi alla scrittura di questo resoconto un pò prima avendo molto da raccontare ma, per una serie di cose (tra cui la visita dei carabinieri nel mio ufficio per procedere a delle requisizioni), non mi è stato possibile. Ed eccomi qui a sera a buttar giù un'edizione del Reportage che, come si dice in questi casi, è arrivata pelo pelo. Un pò come il tipo della foto principale...pure lui, quando arriva a una festa, gli amici si passano la parola "Ahò, è arrivato Pelopelo!"

Venerdì sera la mia umile dimora è stata sede di un Convito da far invidia a Platone. Oltre ai consolidatissimi Federico, Alessandro e Pablo io e il mio moroso abbiamo avuto il piacere di ospitare la new-entry Luca, un ragazzo talmente delizioso da dover aggettivare in questo modo tutto ciò che lo riguarda: deliziosi i suoi gentili complimenti per la mia cucina, deliziosi i suoi racconti e sopratutto deliziosi i suoi biscotti che ci ha portato in dono come un novello Re Magio in salsa camp. Va da sé che in cotale compagnia la conversazione abbia toccato le più alte vette dello scibile umano arrivando lì dove solo le aquile e i fumi del Sangiovese e del Montepulciano d'Abruzzo si spingono. Dal significato della candidatura della Bonino in Lazio alla necessità di un altro manager per Lady Gaga, dal ruolo giocato dai trascorsi etero di (quasi) tutti noi fino agli aneddoti del recente passaggio in India di Ale, ogni argomento è stato toccato con la rapidità, la professionalità e il brio di una cleptomane in una gioielleria mentre l'orefice va a farsi una pisciata e lascia le vetrine aperte...

Sabato sera passaggio in discoteca dopo mesi di inattività danzereccia. E' stata una serata strana nel senso che ho sempre ritenuto l'andare a ballare un'attività da doversi fare con gli amici più che col proprio ragazzo e invece cazzo se mi sono divertito! Bella gente, musica che, in una mia personale scala di giudizio, va migliorando verso il "non più vomitevole" (diciamo che chi va a ballare al Red Disco non ci va per le capacità eclettiche del dj....nè tantomeno per l'animazione, ferma ancora allo step precedente...) e ottimi Cuba libre hanno avuto la capacità di farmi sorridere incessantemente beato e rilassatissimo. Poi vabbè in una delle due enormi darkroom abbiamo avuto più e più conferme del nostro...fascino tattile, ma questa è un'altra storia...

Domenica....10.01.10...una data che sembra un codice binario e se lo fosse, sarebbe inserito nel software che governa questo assurdo mondo: Amore 2.0. Io e il mio bimbo meraviglioso abbiamo festeggiato 6 anni assieme! Una giornata perfetta, iniziata con la fusione dei nostri corpi e delle nostre unicità, proseguita con un ottimo pranzetto, un combattimento mortale per shopping in un outlet in cui non abbiamo fatto ostaggi per accaparrarci gli articoli che ci interessavano e concluso con una cena romantica nel posto meno romantico dell'universo: una steakhouse all'americana tra una costata di manzo, varie fajitas e cheesecake! Perciò per una volta faccio quello che mi ostino sempre ad evitare e cioè usare il blog come fosse un messenger per dire qualcosa a qualcuno: gioia mia, sono già pronto per i prossimi sei anni e dire che ti voglio più bene che mai è solo la pallida ombra di un eufemismo.


P.S. Avete ancora fino a tutto il 31 gennaio per partecipare con le foto delle vostre ascelle e/o della cappella all'unico TrombiContest #3 certificato ISO 9001!! E diamoci una mossa su!

giovedì 7 gennaio 2010

Reportage del lunedì # 39 (quell'edizione così in ritardo che stava per diventare la 40)

Carissimi, buon anno a tutti!!! Lo so che ormai è quasi pasqua e i miei auguri sono più scaduti dei termini di prescrizione che spesso salvano il culo a Berlusconi ma la pigrizia si è impossessata di me e non mi mollava più...un pò come il diavolo con Regan nell'"Esorcista" o il cavallo con Tatyana Elekka in "Mi faccio zio Tobia e tutta la fattoria".

Quante cose fatte, viste, toccate e ingoiate in questi primi giorni del 2010. Non saprei neanche da dove cominciare per scriverne in modo da non perdere del tutto traccia del loro ricordo. Vediamo un pò...

Come qualcuno ricorderà, ero a Milano ospite della mia sorellina Giovanni. Milano non è una bella città per i suoi fuori, ma può essere affascinante per i suoi dentro. Insomma a me, che in teoria, da bravo terroncello, dovrebbe farmi schifo qualunque paesaggio che non abbia il Vesuvio e una impepata di cozze sullo sfondo, Milano garba abbastanza perchè mi permette di dar sfogo a tutta la mia casalinghità facendomi passare ore seduto al calduccio di qualche bel negozio, bar o ristorante a rifarmi gli occhi perchè a Milano se c'è qualcosa che non manca, oltre ad un paio di negroni per una volta nella tua vita dentro dei bicchieri anzichè dentro il tuo sedere, sono i bonazzi. Ce n'è per tutti i gusti, stare in una metropoli ha questo grande vantaggio, e tutti, almeno a giudicare dal loro sembiante, disponibilissimi. Quando giro per la città ho sempre questa sensazione di potermi scopare chiunque solo strizando l'occhietto una volta in più e non so se questa condizione omoerotica ai massimi livelli è dovuto alla mia o all'altrui sovraesposizione agli episodi di "Sex and the city"... Resta il fatto che, passeggiando in piena febbre da saldi nella città meneghina, il più etero che puoi trovare in giro è quanto meno versatile... Questa gitarella milanese la ricorderò per sempre per due episodi fondamentali nella mia vita: la prima volta che sono riuscito a sedermi al Lelephant (e che ho capito che si chiama Lelephant e non L'Elephant e men che meno L'Elefant...) e la prima volta all'Abercrombie and Fitch Store.

Lelephant è un bar alla moda (ma quanto è fuori moda dire alla moda???), nel senso che ci vai e, con un sol colpo d'occhio, ti fai un'idea di cosa non indossare nella prossima stagione per evitare i pestaggi notturni se appena appena hai la dabbenaggine di abitare fuori da quel locale. La meglio frocentù dà sfogo, tra quelle quattro mura e ottomilaseicento lampade e candele, al proprio bisogno di apparire stilosi. Il che mi può anche andare bene (se vedo qualcuno che osa con un suo stile personale a me sta subito simpatico), ma non quando la moda viene intesa come imperativo categorico cui obbedire pecorinamente. Ricordo la prima sera che abbiamo parcheggiato la macchina un pò distante e ci siamo diretti verso il locale a piedi. Avevo le lenti a contatto un pò vecchie e la visione era ridotta ma sono riuscito a riconoscere la sagoma del Lelephant già a 400 metri di distanza. Solo non mi spiegavo come avesse fatto Milano a ridursi come Napoli per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti: montagne di sacchetti neri del pattume stavano depositati proprio fuori dell'entrata e alcune montagnole più alte delle altre quasi ne nascondevano l'insegna esterna. Poi mi avvicino e la spazzatura si rivela per quello che è: decine di ragazzi appollaiati, seduti, di corsa, alti, grassi, belli e brutti ma tutti, dico tutti, con addosso l'ultimo must modaiolo: un giubbottino lucidissimo nero... Insomma mi ero sbagliato. O forse no...

Di A&F avevo già sentito parlare. A ottobre mentre ero in vacanza a Londra ho anche cercato di entrare nel negozio ma la fila di ore mi ha subito fatto desistere. Così quando ho saputo che a Milano aveva appena aperto il secondo negozio in europa sono andato a dare un'occhiata per verificare se quello che si dice è verità. Ebbene sì, qualunque cosa sentiate su quel posto è pura realtà. Entrando si sospende ogni attività raziocinante del cervello e si diventa per forza dei coglioni decerebrati. Credo sia inevitabile, se non si guadagna l'uscita entro al massimo 15 minuti, diventare seduta stante dei commessi del negozio stesso. Provo a descrivere l'ambiente ma per capire bisogna andarci: disco-house music sparata a tutto volume e il loro profumo (Fierce credo che si chiami) iniettato anche intravena e spruzzato negli occhi dei clienti. Il negozio è nerissimo, dal pavimento al soffitto per cui a me dava anche i conati perchè non riuscivo a collocarmi spazialmente e i capi sono esposti su mensole che, per compensazione, sono illuminate da fari accecanti creando una situazione di dipendenza lucente, per la serie "non avrai altro Dio all'infuori delle mie T-shirt, stronzetto!".
E poi loro, quelli che non sono usciti di lì in tempo e ad evitare la lobotomia: i commessi! Se riuscite a immaginare un esercito di bonazzi assurdi, sorridenti, che tutti i giorni stanno in piedi per ore a ballare tra la gente e chiedere "May I aiutarti?" o "Posso io help tu?" ogni 25 secondi, ad aprirsi le camicie e farsi fotografare con chi glielo chiede giusto per posare una decina di secondi le mani su un corpo scolpito nel granito, allora riuscite a immaginare un Abercrombie&Fitch Store e, fortuna vostra, potete evitare di andarci!

(Nelle foto: i commessi di A&F. Non lasciatevi ingannare dall'aspetto: i jeans si restringono con lavaggi a 40 gradi!)

P.S. Abbiamo solo un'ascella e una cappella per il TrombiContest #3 e così non può esserci gara, datevi una mossa pigroni!!

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails