Doni, per aver combinato tutte quelle schifezze con le partite di calcio, si becca gli arresti domiciliari a Torre Boldone, dolci prealpi...
Schettino, per un parcheggio venuto male e quasi senza vittime (che Zeus lo strafulmini nei secoli dei secoli!), se ne sta rinchiuso nella dimora di Meta di Sorrento...
Io, che non ho mai fatto nulla di male a nessuno, a meno che l'ingoio non passi dal pene al penale, ho una condanna a millenni di ufficio coatto.
Se questa è giustizia...
ATTENZIONE! Prima di cimentarti nella lettura di questo blog, leggi il prospetto informativo.
Informazioni personali
- Massi
- Bologna, Italy
- Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!
lunedì 23 gennaio 2012
giovedì 19 gennaio 2012
Perle ai porci n° 5
Ieri mi contatta un catalano tramite Grindr (un gps che intercetta culi caldi e bozzi gonfi attorno a voi per provare a fare un Tetris seduta stante).
LUI: "Ciao, sono appena arrivato e cerco belle amicizie in città. Se poi ci viene anche del sesso, non dico di no..."
IO: "Ok...Fino a quando resti a Bologna?"
LUI: "Ho il volo del ritorno domani..."
IO: "...non ti sembra un po' troppo poco tempo per iniziare una amicizia?!?"
LUI: "...ma il volo è nel pomeriggio!"
APPLAUSI!
E OLE'!!!
LUI: "Ciao, sono appena arrivato e cerco belle amicizie in città. Se poi ci viene anche del sesso, non dico di no..."
IO: "Ok...Fino a quando resti a Bologna?"
LUI: "Ho il volo del ritorno domani..."
IO: "...non ti sembra un po' troppo poco tempo per iniziare una amicizia?!?"
LUI: "...ma il volo è nel pomeriggio!"
APPLAUSI!
E OLE'!!!
lunedì 16 gennaio 2012
La journée du voyeur
Pure quest'anno, post dedicato a tutti quelli che passano di qua e che sbirciano, sbuffano, si smucinano nelle mutande e passano oltre.
Spero di riuscire a convincerne almeno due o tre a farsi vivi con un salutino rapido rapido a me e tutti gli altri amiconi più turbolenti che commentano di solito...
Questa è la vostra occasione, cari amici frettolosi, disinteressati, schifati, spioni o timidi che voi siate.
Tutti i lurkers che di solito leggono il blog senza lasciare un cazzo di commento, manco in senso letterale facendosi un autoscatto della minchia nel trombiblog più in basso, possono ora farsi vivi mettendo un dito qui!
Ouch!!! Ma prima umettatelo bene con la saliva però!!! Cazzo, che male...
Spero di riuscire a convincerne almeno due o tre a farsi vivi con un salutino rapido rapido a me e tutti gli altri amiconi più turbolenti che commentano di solito...
Questa è la vostra occasione, cari amici frettolosi, disinteressati, schifati, spioni o timidi che voi siate.
Tutti i lurkers che di solito leggono il blog senza lasciare un cazzo di commento, manco in senso letterale facendosi un autoscatto della minchia nel trombiblog più in basso, possono ora farsi vivi mettendo un dito qui!
Ouch!!! Ma prima umettatelo bene con la saliva però!!! Cazzo, che male...
martedì 10 gennaio 2012
Tu
Tu che ti sei smarrito per le tue strade da viandante, hai perlustrato i bassi e la bassezza di Napoli e mi hai amato nella pioggia.
Tu che sai di acqua, sai di luce e poco di poesia. Tu che me la ispiri.
Tu che mi hai insegnato la paura della perdita e il timore della troppa contentezza, la sapienza sulle cose e la stagionalità degli eventi.
Tu che assorbivi il mio corpo e stabilivi che una carnalità era sufficiente. Tu che mi sopporti quando aggiungo le risa ai riverberi.
Tu che, se ti avessi incontrato come sei, ti avrei riscelto daccapo.
Perché tu sei tu, lo sei sempre stato.
E io senza te non mi ricordo più.
M
Tu che sai di acqua, sai di luce e poco di poesia. Tu che me la ispiri.
Tu che mi hai insegnato la paura della perdita e il timore della troppa contentezza, la sapienza sulle cose e la stagionalità degli eventi.
Tu che assorbivi il mio corpo e stabilivi che una carnalità era sufficiente. Tu che mi sopporti quando aggiungo le risa ai riverberi.
Tu che, se ti avessi incontrato come sei, ti avrei riscelto daccapo.
Perché tu sei tu, lo sei sempre stato.
E io senza te non mi ricordo più.
M
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