Porco sconosciuto in chat: "Pensavo che avresti potuto cenare con me stasera...così ci conosciamo. Che ne dici?"
Io: "Beh direi che si può fare...Ristorante o pizzeria?"
Porco in chat: "Veramente pensavo a una cena più intima a casa tua..."
Io: "Mi spiace ma al primo incontro non ospito. E non cucino per gente che non conosco."
Sempre più Porco in chat: "Guarda che sei fuori strada. Sto parlando di un ingoio!"
"Cenare con me..."
Ora l'ho capita!
Nella foto: ...almeno il vagabondo se lo faceva succhiare da Lilli DOPO una cena a lume di candela...che fine ha fatto il romanticismo?
ATTENZIONE! Prima di cimentarti nella lettura di questo blog, leggi il prospetto informativo.
Informazioni personali
- Massi
- Bologna, Italy
- Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!
mercoledì 21 marzo 2012
giovedì 15 marzo 2012
'A cultura non è mai troppo...
La divulgazione scientifica è sempre stata un mio pallino.
Fin da piccolo, quando in tv davano i cartoni su un canale e un documentario sull'altro, mi sentivo talmente contrastato nella difficile scelta che finivo per aggiornarmi sulle abitudini di caccia dei crotali canadesi provando per tutto il tempo a trasformarmi da solo in Daitarn III.
O Creamy, visto che son sempre stato da uova e da latte...
E' per questo che oggi ho deciso di rispolverare la Vulvia di Rieduchescional Ciannel che alberga in me per introdurre, chi ancora non ne avesse sentito parlare, nel dorato mondo dei Diapers.
Un buon divulgatore scientifico sa che deve accendere l'interesse del suo interlocutore con una efficace definizione. Come posso etichettare allora i Diapers se non dei simpatici pisciasotto? Proprio così...
I Diapers sono persone che hanno deciso di eleggere a hobby una vergogna e di sbandierarla con fierezza, pur nell'ambito di speciali consessi nei quali si ritrovano tutti assieme.
La comunità diaperiana è particolarmente attiva ed organizzata e solo per il solito ritardo culturale che ci contraddistingue in ogni cosa, ancora in Italia non ci sono grandi eventi da allagare con la propria presenza.
Nei loro speciali party privati il dresscode è obbligatorio: pannolone e basta.
Nella versione con cravatta per gli chiccosi impenitenti.
Non è che si faccia niente di particolare, se non conversare, mangiare e, ovviamente, immettere tanti liquidi da rilasciare poi spruzzo a spruzzo.
Ovviamente ognuno poi nel chiuso di casa sua fa quello che gli pare e declina il proprio essere paladino dell'incontinenza in vario modo: ci sono quelli che poi se la mostrano l'un l'altro, quelli feticisti che si scambiano il Tena Lady usato, quelli che non disdegnano di farci la popò, ecc.ecc.
In conclusione, non so se fra i gay i Diapers saranno la comunità più presente tanto da diventare i nuovi Bears da qui a un decennio, e credo che, se piscio deve essere, si preferirà servirsi alla spina ancora per un bel po'.
Sta di fatto che, dato che le mode vengono sempre da Milano, se cominciano a diffondersi pannoloni Louis Vuitton o Prada, siamo nella merda.
E non è una metafora...
Fin da piccolo, quando in tv davano i cartoni su un canale e un documentario sull'altro, mi sentivo talmente contrastato nella difficile scelta che finivo per aggiornarmi sulle abitudini di caccia dei crotali canadesi provando per tutto il tempo a trasformarmi da solo in Daitarn III.
O Creamy, visto che son sempre stato da uova e da latte...
E' per questo che oggi ho deciso di rispolverare la Vulvia di Rieduchescional Ciannel che alberga in me per introdurre, chi ancora non ne avesse sentito parlare, nel dorato mondo dei Diapers.
Un buon divulgatore scientifico sa che deve accendere l'interesse del suo interlocutore con una efficace definizione. Come posso etichettare allora i Diapers se non dei simpatici pisciasotto? Proprio così...
I Diapers sono persone che hanno deciso di eleggere a hobby una vergogna e di sbandierarla con fierezza, pur nell'ambito di speciali consessi nei quali si ritrovano tutti assieme.
La comunità diaperiana è particolarmente attiva ed organizzata e solo per il solito ritardo culturale che ci contraddistingue in ogni cosa, ancora in Italia non ci sono grandi eventi da allagare con la propria presenza.
Nei loro speciali party privati il dresscode è obbligatorio: pannolone e basta.
Nella versione con cravatta per gli chiccosi impenitenti.
Non è che si faccia niente di particolare, se non conversare, mangiare e, ovviamente, immettere tanti liquidi da rilasciare poi spruzzo a spruzzo.
Ovviamente ognuno poi nel chiuso di casa sua fa quello che gli pare e declina il proprio essere paladino dell'incontinenza in vario modo: ci sono quelli che poi se la mostrano l'un l'altro, quelli feticisti che si scambiano il Tena Lady usato, quelli che non disdegnano di farci la popò, ecc.ecc.
In conclusione, non so se fra i gay i Diapers saranno la comunità più presente tanto da diventare i nuovi Bears da qui a un decennio, e credo che, se piscio deve essere, si preferirà servirsi alla spina ancora per un bel po'.
Sta di fatto che, dato che le mode vengono sempre da Milano, se cominciano a diffondersi pannoloni Louis Vuitton o Prada, siamo nella merda.
E non è una metafora...
martedì 6 marzo 2012
Perle ai porci n° 6
La vita mi mette davanti a continue verità assolute.
La lezione che ho imparato ieri, e che vi lascio a vostro buon uso e consumo, è:
MAI FARSI IL BIDE' CON SU UN BRACCIALE NOMINATION!
Zioporco, che male la ceretta alla palle!
La lezione che ho imparato ieri, e che vi lascio a vostro buon uso e consumo, è:
MAI FARSI IL BIDE' CON SU UN BRACCIALE NOMINATION!
Zioporco, che male la ceretta alla palle!
Iscriviti a:
Post (Atom)