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Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!

martedì 14 aprile 2009

Reportage del lunedì # 6 (edizione straordinaria del martedì)


A stare in silenzio fino a tempi migliori, mi sa che si rischia di non ricordarsi più come si parla e scrive...quindi eccomi di ritorno su questi schermi. E poi un Massi taciturno fa strano come la notizia di Samantha Fox che si sposa con la sua manager Myra... Che poi, scusate, ma voi vi sposereste mai con una che è palesemente inutile e non vi ha fatto diventare nessuno in nessun campo? Ci ha provato col porno-soft, la musica, il ballo e...niente in tutti i sensi. A parte essere una icona per una parte del corpo (due per la precisione), Sam non è che abbia mai sfondato: essere popolare non è la stessa cosa che essere celebri. E l'immagine di 'ste due che si sfregano la patata fino a fare le scintille cantando "Touch me! Touch me! I wanna feel your body..." mi fa veramente sentire un groppo al buco del culo. Si vede che è vero amore stavolta, visto che non è calcolo. Seeee.

Ma tirando avanti e parlando di me (che tra l'altro alla Fox ho pochissimo da invidiare, specie nel campo del porno soft), vi racconto un pò di cose sul mio passato weekend.

Il viaggio in treno dell'andata somiglia sempre più a una discesa agl'inferi man mano che si procede verso sud con l'intercity. A parte la piacevolissima pausa a Firenze in cui ho potuto riabbracciare il mio nuovo amico Trufete per solo un paio d'ore (purtroppo il tempo corre troppo veloce quando una bella compagnia ti illumina il cuore), il resto del viaggio sono state 6 ore e passa di supplizio. Ogni volta faccio in modo di isolarmi il più possibile dal resto dei viaggiatori che sono al 90% napoletani che, per dirla al loro modo, "te mettono 'o scuorno 'nfaccia" (ti fanno vergognare di cotanta corregionalità, ndt.) e che lungo tutto lo stivale aspettano l'arrivo del mio treno per assaltarlo manco fosse una diligenza e, una volta dentro, cominciare a urlare come forsennati, mangiare monnezza fritta e occupare posti prenotati. Da altri ovviamente. Molti di loro, per non dire tutti, hanno il dialetto come prima lingua e l'italiano è avvertito come una crudele imposizione mai completamente digerita. Manco fossimo ancora fermi ai tempi dell'annessione del Regno delle due Sicilie. Questo comporta che, quando cercano di socializzare con gli altri compagni di viaggio (perchè purtroppo questi qua parlano eccome), traducono all'impronta la frase napoletana che il cervello ha partorito inaugurando neologismi degni dello sbigottimento generale con cui bolognesi, fiorentini, romani e altri italiani possono accoglierli. In questo viaggio ho potuto collezionare "Ieri sera in discoteca abbiamo troppo pariato" ("..ci siamo troppo divertiti", detta da un militare che cercava di abbordare una di Venezia) e "Qui si apre un discorso troppo a lungo" ("troppo difficile da sviscerare data la sua complessità", detto da un muratore di Casavatore a un insegnante di Roma mentre discutevano sull'importanza della raccomandazione nella ricerca dell'impiego). Non vorrei sembrarvi uno snobbone che disprezza le sue origini ma non ci posso far niente se, quando sento queste robe, mi alzo e mi preparo alla discesa già a Chiusi-Chianciano quando la ma fermata è Aversa...

Una volta a casa ho aiutato la mia mamma nella realizzazione di ben 4 pastiere, due pizze ripiene e un casatiello. Dopo aver finito di sminuzzare due chili tra salumi e formaggi per i piatti salati, mi faceva così male il polso che manco una sega ho potuto farmi.

Il tempo è stato abbastanza brutto ma, a tratti, anche orrendo, così che il carbone del barbecue per arrostire i carciofi è stato disseminato su tutte e due le macchine dei miei fratelli parcheggiate a 100 metri da un vento che neanche a Trieste quando è in forma e la pioggia ha poi realizzato una poltiglia nera che si è infilata anche lì dove neanche il tergicristalli di Indiana Jones potrà mai arrivare...

A risalire a Bologna stesse scene raccapriccianti dell'andata con frittate di maccheroni, partenopei obesi, sguaiati e, purtroppo, pendolari.

Certo che pure io che col trolley pieno di pane, pastiera e "pizza chiena", non è che voglia passare per un indigeno valdostano, ma non rompere le palle al resto del mondo con una presunta simpatica esuberanza campana mi sembra il minimo.

Basta poco, che ce vò?

15 commenti:

falcon82 ha detto...

hai tutto il mio supporto per questi viaggi della speranza!!

claudio ha detto...

ahhaah! troppo caratteristico il viaggio coi coregionali!! :) in effetti è capitato anche a me di vedere di questi viaggi! :)

Anonimo ha detto...

Caro Massi, sono pienamente d'accordo. Per Pasqua sono rimasto a Roma e ho fatto una passeggiata per le strade del centro storico nel pomeriggio di lunedi in albis. Roma era letteralmente invasa da nostri conterranei che si arrampicavano sulle statue, schiamazzavano e insultavano i turisti stranieri. Grazie a Dio oggi saranno già tornati nelle loro caverne. Baci. Giovanni

Massi ha detto...

X falcon e claudio: guardate, quando mi ci trovo mi trasformo nella sophia loren del celebre spot e guardando il controllore gli sussurro sgomento "Aiutateme!" :(
X Giovanni: Tesoro mi sei mancato giù. A prestissimo spero

Gipris ha detto...

Dio che incubo...

Dino ha detto...

Ciao Massi, ben tornato. Quando ero più giovane prendevo spesso il treno del sole per salire in continente e per me era un gran divertimento: pane e salame, frittate, vino, olive , ect e ne avevano sempre per tutti. Bhe i loro racconti li dovevi "sopportare". Dopotutto il cambio era più che equo. Ormai quando vado a far visita a mia sorella prendo l'aereo ma neanche in aeroporto i terroni si riconoscono ... ancora applaudono quando l'aereo atterra e al ritorno tutti siamo pieni di guantiere di cassate e cannoli. Siamo folkloristici, che ci vuoi fare. Ciao

damnation4sale ha detto...

già...alle volte sentirsi accomunati ad una certa tipologia di compaesani nostri è davvero imbarazzante...
Per fortuna abbiamo modo di dimostrare (in altri momenti) che siamo fatti di pasta differente...

Buon ritorno!

Massi ha detto...

X Dino: mi sa che in questo tempo le cose son peggiorate e il folklore è diventato stato brado. C'è gente che si pulisce le mani sporche d'olio con le tende del compartimento e ne ride compiaciuta.. Giunti a certi livelli mi viene solo da pensare che non tutti abbiamo il diritto di stare al mondo se non sai stare in società.
X Damn: faccio del mio meglio ogni giorno. Certo che se un collega bolognese si trova davanti una scena raccapricciante come quelle di cui ho scritto....diciamo che buca di più lo schermo uno che distrugge un treno di me che sono gentile ed educato con tutti. :(

Enrico* ha detto...

Mmmm... Bella Pasqua!! :-D

Gios ha detto...

e per assaggiare la pastiera come si fa?!? :-)

Massi ha detto...

ne ho ancora qualche briciola sui capezzoli....bisogna leccare, leccare, leccare

varesex ha detto...

Ciao Massi ricordo che vidi un film porno (altro che soft) della Samantha (potevano essere gli anni 80) ... ma allora ero molto più concentrato sui clienti del cinema

Massi ha detto...

Quindi ti sarai perso il finale, perciò te lo riassumo io: alla fine lei si ravvede di aver ucciso il fratello di lui a colpi di zinna e si sposano nel sahara dove lei inaugura una boutique in una oasi.

Trufete ha detto...

Ei! Anche a me è piaciuto rivederti nel tuo viaggio a casa... E... scusa se ti scrivo un commento solo oggi... ma sai già che da che sono pure io tornato a casa tutto sembra andare storto!

Massi ha detto...

Tieni duro trufete, passerà. Intanto spero di tornare a leggere presto i tuoi post quando riavrai il pc funzionante. Bacio

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