Venerdì: seratina tranquilla come da tradizione...mi sto risparmiando in attesa dell'arrivo il prossimo weekend della sorellina casinista e allora ce ne saranno delle belle da raccontare! Quindi, come nella più classica delle famiglie da Mulino Bianco, le ore serutine son trascorse placide e tranquille tra un film, una cenetta corroborante e un bel pompino con ingoio. Quando ce vò, ce vò...
Sabato: giornata di mare. O ciò che avrebbe dovuto esser tale... Arriviamo in spiaggia a Lido di Dante che è già la mezza e il benvenuto ce lo dà il mare che, per la prima volta in vita mia, vedo fare le onde prima da destra a sinistra e poi da sinistra a destra ma mai, dico mai, nel modo solito e cioè verso la riva. Il vento così forte era l'autore di un simile prodigio e le sue raffiche erano così impertinenti che io e tutti gli astanti non eravamo l'unica cosa contronatura. Proviamo ugualmente, stoici come solo i ricchioni di fronte alla promessa di un tono più alto nel pantone delle abbronzature sanno essere, a mettere giù il telo mare. L'operazione viene ripetuta circa settantanove volte prima di avviarsi al suo felice esito: una volta ho ripescato il telo dalle acque in cui era finito per metà, un'altra in quel che resta della pineta (rischiando di vedermi regalare sulla testa una pioggia di pigne grazie al gentil zefiro), un'altra ancora dal vicino d'ombrellone (una cariatide talmente incartapecorita che il suo tatuaggio sul braccio era in geroglifico dell'Antico Regno e di un colorito così vicino al marrone wengè che sembrava essere rimasto dentro un forno troppo a lungo per una cottura spinta e troppo poco per una cremazione) che, ovviamente, ha pensato bene che il fatto che il mio telo gli sia arrivato addosso spinto dal vento a 80 nodi non sia stato altro che un mio tentativo di abbordarlo... Mi avvicino con fare cortese e spiaciuto per l'inconveniente e lui mi guarda col sorriso tipico del trombeur de femme e femminielli che, pur silenzioso, voleva sussurrare suadente "Ah sono abituato alle avances bello mio, non sei stato molto originale nel tuo approccio...". Ma uno specchio no???!? Ad ogni modo, non so ancora come, riusciamo a restare in spiaggia nonostante lo scrub dolorosissimo di folate e sabbia. Ora so cosa provano le travi dei solai quando vengono trattate con la sabbiatura a compressione... Verso le quattro del pomeriggio la situazione comincia a migliorare, la spiaggia si anima di qualche soggetto interessante e superdotato, il batuage in pineta riprende ai ritmi consueti, il mare ricomincia a ondeggiare come si deve e io decido che è l'ora di darsi una ripulita: ho sabbia ovunque, persino in orifizi che non sapevo di possedere. L'impasto con la crema protettiva è poi un qualcosa di fastidiosissimo che nelle ore mi ha reso troppo somigliante a una crocchetta panata o una lettiera per il gatto. Detesto toccarmi e sentire quella granulosità senza fine ed evito ogni contatto fisico con me stesso tranne i tentativi di ripulire quelle due clessidre che sono diventate le orecchie e gli occhi. Invano, perchè nell'occhio sinistro i granelli mi tormenteranno ancora per ore facendomi quasi quasi desiderare di averci dentro la proverbiale trave. Dentro l'occhio...s'era capita vero???
Domenica: serata splendida sotto un cielo trapunto di stelle, come dicono quelli che parlano bene, seduto su una seggiola in Piazza Maggiore a guardare sul megaschermo del cinema all'aperto "E.T.". E per di più gratis! Certe notti sono davvero perfette... Non ricordavo che il film fosse così divertente e toccante. Durante la scena degli scienziati che lo prelevano e lo attaccano alle macchine già morente ho pianto talmente tanto da rischiare la disidratazione e allora, solo allora, dopo più di 24 ore, l'occhio sinistro è finalmente riuscito a liberarsi di tutta la sabbia! Grazie gentile amico venuto dallo spazio, anche per me, come per il piccolo Elliot, sarai sempre nel mio cuore come il più efficace oftalmologo! E.T. I love u!!!
10 commenti:
Ci farò una raccolta giuro sui tuoi reportage, ma quella del signore con il tatuaggio... ahahahhahahha sono piegata in due dal ridere!!!!!!!!! Intanto mi hai dato l'idea per un approccio, quando arriva il bonazzo a prendere l'auto gli scaravento addosso tutto il bucato, secchio compreso muahahahhahahah! Oh mamma che ridere sei troppo mitico, se fossi un tantino meno gay e un tantinello più etero potrei anche amarti! ;)
ps. però se tu fossi etero saresti il solito maschio stronzo, senza palle nè cervello! Ti voglio beneeeeeeeeeee :) kissssssssssssssss
Annarè deciditi, vuoi che ti ami o che ti faccia i colpi di sole????
Per tua informazione non mi tingo i capelli tzè! Sono ancora giovane io!!!!!!!!!! :)) facciamo così se mi vuoi bene mi basta! ;)
venerdì: salute!
sabato: :-) tornati a fare i naturisti?? pare che ci sia stata burrasca avanti. se vi foste messi sopra all'asciugamano-tappetino di ingresso di pelo, in un paio di onde sareste arrivati qui da noi!
domenica: sniff, momento amarcord. certo che a gusti cinematografici siete un pò strani.. te l'hanno mai detto strano? certo, se lo dico io suona surreale.
p.s. la mia parola magica è "porli"!
p.p.s. leggi "avanti" ma capisci "ovunque".
è lunedì. già che ho trovato la tastiera...
Massi mi sa che devi iniziare a gonfiare i reportage per renderli più interessanti (o più piccanti), altrimenti finirà che il trombi catalizza tutta l'attenzione su di sé... Almeno finché Supertram continua a fare certe fotografie!! :-D
P.S. La mia parola per la verifica è "ingoiar"... O_o
Anna: allora facciamo che ti voglio bene, chè con le tinture no sono bravissimo...
Oscar: Strano è il mio secondo nome.. :)
Enrico: ingoiar??? Ma quanto è avanti questo sistema???
cazzo, ma che niente niente siamo fratelli?
we weeeeeee anche io non vedo l'ora del prossimo week-end....bacioni
Tua Sora
Oscar: sì, siamesi, uniti per l'unico neurone...
Sora: madò ed solo martedì! :(
Guy: grazie e buona continuazione di settimana!
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