Sono partito da Bologna, destinazione sud, mercoledì 23. Per fortuna il sistema Trenitalia ha retto alla grande all'ondata di maltempo...
Per chi non l'avesse capito, prima dei "..." ero sarcastico! Arrivato in stazione butto un'occhiata al display e capisco subito che arrivare a destinazione è un optional non ricompreso nel prezzo del biglietto: il treno col ritardo minore aveva comunque numeri a tre cifre e, dato che sono così fortunato in amore, in tutto il resto ho uno sculo pazzesco, infatti il mio Intercity è stato soppresso. Gli annunci sono un bollettino di guerra: treni fermi per avaria, soppressi, congelati, frullati e saltati in aria, sembra ce ne sia di ogni. Non pretendo che che i vagoni prendano a volare come il Galaxy, ma che del ghiaccio sui binari paralizzi un paese mi sembra una assurdità. Smadonnando da far rabbrividire un turco (dico sul serio, c'era effettivamente un turco accanto e me e sentendomi ha fatto brrrr...) mi butto sul primo Eurostar per Roma che mi passa davanti in capo a un'ora. Dentro siamo murati: gente in piedi ovunque, nel corridoio, nei passaggi tra vagoni, dentro il cesso. Insomma una situazione del cazzo: non si poteva battere da nessuna parte, che diamine! Stessa roba da Roma in giù a bordo del regionale più lercio che le italiche ferrovie siano riuscite a procurare per la locomozione.
Menomale che anche alle brutte storie c'è una fine e, una volta arrivato da mammà, la generosa genitrice ha fatto di tutto per farmi riprendere le forze.
Detto in altre parole ho mangiato più di un maiale (dico sul serio, c'era un maiale accanto a me a tavola e lui si è fermato 2 portate prima...) e sono riuscito a prendere 2 chili e passa in 4 giorni: ormai la mia pancetta è talmente esposta che è diventata visibile dalla luna assieme alla Grande Muraglia cinese e alle borse sottoculari e alla spocchiosità di quel coglionazzo di Tiberio Timperi.
Le giornate son passate via così, cenone dopo pranzone dopo colazione, nella nullafacenza più spinta.
Menomale che sabato sera ci ha pensato la mia formidabile sorellina Giovanni a tirarmi fuori dalla noia. Serata sui generis (quindi nella normalità per essere una serata napoletana..) all'Antica Birreria, vicino l'Edenlandia. Pure lì stretti stretti come alici, mancava solo un filo d'olio, ma...come dire...data l'avvenenza degli astanti, in questo caso non era per niente spiacevole! La professionalità che accompagna chi fornisce un qualunque servizio a Napoli è arcinota anche a chi non c'è mai stato, così come la buona creanza di certi partenopei. Ma sabato sera credo si sia toccato il fondo: non è stato battuto uno scontrino che sia uno, tutti fumavano ovunque ma soprattutto in pista utilizzando il cappuccio della felpa del vicino come posacenere, il bagno si è allagato dopo mezz'ora, il guardaroba era posizionato dietro una grande cassa stereo con i fili scoperti in bella vista proprio sotto il tetto bucato che, giusto per regalare quel brivido in più, perdeva pioggia sopra il tutto... Alle due, col bisogno di spararmi un altro drink per poter ridere di tutto ciò, vado per la seconda volta al bar dove ho modo di apprezzare le bariste più lente (fisicamente e mentalmente) del pianeta urlare a tutti i presenti "ABBIAMO FINITO LA VODKA LISCIA!!! NON CONTINUATE A CHIEDERE I VODKA-LEMON CHE VE LI FACCIAMO SOLO CON QUELLA ALLA PESCA SI ANCOR 'E VULITE! FATE FINTA CHE SIANO SBAGLIATI E BEVITAVILLE 'O STESS'!!!!"... Sono rimasto più sconvolto che se avessi visto una elefantiasi del pene (dico sul serio, c'era uno con un pacco enorme accanto a me e qualcosa a lui sono riuscito a biascicarla...)!
(Nella foto principale: l'incredibile nevicata che mi ha lasciato sgomento. Nella seconda foto: uno dei regali ricevuti dal moroso.)
P.S. A tutt'oggi non sono pervenuti contributi per il TrombiContest #3! Vi siete dimenticati dove avete le ascelle e la cappella?!?!