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Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!

giovedì 14 gennaio 2010

Gratia plena

La notizia dell'aggressione al papa durante la messa di natale è ormai vecchia quanto la sua vittima ma solo ora riesco a trovare il tempo di portare una mia personale riflessione alla vostra attenzione.
Durante quei concitati accadimenti, le telecamere rubano una impagabile espressione di apprensione terrorizzata sul volto di un seminarista e alè, è nata una stella.
Subito ribattezzato "la seminarista sfranta", dopo pochissime ore dall'evento erano già stati formati gruppi di fans su Facebook con migliaia e migliaia di iscritti, cliccati tutti i video che lo riguardavano su Youtube e versati fiumi di parole nel web e non solo a commento dell'accaduto.
Ho dedicato diverso tempo ed energie a leggere le opinioni, le battute e in qualche caso le burle triviali che il seminarista preoccupato ha ispirato e in tutto ciò che ho letto ho rilevato un dato costante: questo ragazzo è stato accolto con simpatia dagli omosessuali.
Ora sono più di venti giorni che mi gira e rigira nella testa una domanda: perchè?
Molti hanno voluto vedere in quella manina che sfugge al controllo e corre a coprire la bocca atterrita e spalancata la frattura in un sistema monolitico: siccome è risultato chiaro che siamo fra voi, è un nonsense continuare ad alimentare politiche omofobe, questo il ragionamento della stragrande maggioranza. Scusate la franchezza ma a me pare una colossale minchiata.
Non esiste una comunità gay e, quando pure ci fosse, non esisterebbe per chi deliberatamente se ne tira fuori. Uno che va a farsi prete non è "uno dei nostri" che scardina l'apparato chiesa, nè uno che eviterà, al primo zefiro che gli solleva la gonnella, di continuare a perseguitarci. Uno che rinuncia alla pratica della propria sessualità, qualunque essa sia, o che decide di viverla nell'ombra con altri sfigati come lui, che scientemente decide di farne una malattia, un abominio ed un peccato, non ha e non avrà mai nulla a che spartire con me. O credete davvero che diventato prete, fatta carriera politica fino ai massimi gradi vescovili, quel bel faccino che tanto vi ha fatto ridere esiterebbe un solo secondo a martirizzarvi i coglioni perchè li avete e osate pretendere di usarli impunemente con un partner ugualmente dotato?
Non mi fa sorridere uno messo tanto male, è troppa la pena che mi fa. E pur mosso da un sentimento tanto umano, non abbasso la guardia perchè già scorgo in lui, in nuce, il nemico che sarà domani, il sepolcro imbiancato che verrà a capo della iglesia tutta e che si distinguerà dai predecessori solo perchè magari preferisce scarpe Ferragamo a quelle di Prada. Credo che sbaglino quelli che si ingannano vedendo in lui un cavallo di Troia che si è autodenunciato in una sola mossettina, quelli che sorridono e lo inneggiano a personaggio 2009: una volta scattata la simpatia, siamo due volte fottuti.
A cosa dovrebbe portarci questo accanimento investigativo sulla omosessualità di certi preti? A quale risultato concreto per una seria causa gay? Quando anche dimostrassimo che nei seminari s'inculano peggio che in una darkroom e che la più frocia di Roma è il capo dell'organizzazione cattolica cosa ne ricaveremmo DAVVERO? Forse  gli etero omofobi smetterebbero di pestarci negli agguati? Forse i coltelli di certi fascisti smetterebbero di avere incontri ravvicinati coi nostri stomaci? No, nulla di tutto questo. Tutti loro ed il perfetto cattolico farebbero spallucce, aspetterebbero che cambi l'aria e che dopo questo papa ne venga uno più macho, magari con la croce uncinata tatuata, per continuare il maschio gioco al massacro. Ed hanno ragione. Perchè questi smidollati sanno bene che la Chiesa è cosa più grande dei singoli suoi componenti, che gli uomini, anche quelli di potere, vanno e vengono e che per qualche accidente storico può capitare che a guidarla salga uno un pò sospetto... L'importante è che passi e vada e che mai si sogni di fermare gli ingranaggi della macchina del Potere o di non oliarli con le sofferenze dei non conformi.
Un gay dotato di fede può fare grandi cose da laico e io posso, al massimo, anche rispettarlo.
Un gay dotato di fede che prende i voti aderisce allo statuto di una delle più grandi organizzazioni criminali, introietta il suo credo di odio e discriminazioni, ed io voglio, come minimo, detestarlo fino al fondo delle mie viscere.

11 commenti:

Unknown ha detto...

è vero quello che dici massi. credere che quel pretino possa essere "uno di noi" è ridicolo.

credo che non basti essere gay per essere come me. bisogna anche vivere la propria sessualità con coerenza e rispettare la comunità. se no, per quanto mi riguarda, sei come il buon padre di famiglia che va di nascosto a rimediare marchette a valle giulia, e poi magari vota berlusconi: una poraccia.

ma questa cosa della sfranta non m'è piaciuta anche per il senso opposto. trovo questo modo di additare all'omosessualità evidente di una persona prendendola in giro o "smascherandola" sulla pubblica piazza un tratto omofobico, esattamente come accade nelle scuole ai danni dei ragazzini o nei piccoli paesi con le chiacchiere delle comari.
siamo dunque comari anche noi, pronte a ridere della frociezza sguaiata di una persona che mostra involontariamente la sua essenza? oppure riteniamo che la maligna chiacchiera sia giustificata se chi ne è bersaglio ha scelto una strada che condanniamo e riteniamo incoerente?
per me quel pretino è colpevole quanto ogni altro prete, suora, vescovo o papa, che aderisce a un sistema reazionario che vìola i diritti umani e il progresso dell'umanità in nome di un principio misitificato.

Massi ha detto...

Oscar: da una persona arguta come te non potevo aspettarmi altro che un commento come questo. Hai dato voce ai miei pensieri meglio di quanto non sia riuscito io stesso.

Pepito ha detto...

Eeehhh... quanta serietà! :P

Asa_Ashel ha detto...

Mi ha fatto piacere leggere questo post e il commento di Oscar: nel momento della grande ilarità generale mi pareva di essere l'unico a non gioire di tutto questo, perché ricordo benissimo gli anni adolescenziali quando ad essere il bersaglio del divertimento ero io. Hanno sbagliato due volte, a vedere in lui un simbolo di qualcosa che non ha scelto di essere, il cavallo di Troia all'interno della Chiesa, e a prenderlo in giro per qualcosa che non può scegliere di essere. Alla fine va sempre così se ci pensi bene, a pagare la codardia di molti sono sempre i soliti pochi che vengono spinti in prima fila a fare da vittime sacrificali.

Massi ha detto...

Pepito: ogni tanto...sopporta dai...

Asa_Ashel: mi fa piacere trovare riscontro anche nelle tue parole di quanto ho sentito io. Grazie di essere passato a commentare.

Guy: pazienta ancora un pò dai, tra un pò cadrà nel dimenticatoio..

Francesco Eftapelagos ha detto...

condivido in pieno ciò che ha detto Asa_Ashel...

Mark ha detto...

Forse nel bailamme generale vi è sfuggito un particolare: non avete visto che mani grandi che ha?
No, non ha diritto di esistere!

Svizzer8 ha detto...

...arrivo in ritardo ed ormai ogni mio pensiero è già stato esternato.
Concordo in pieno con la considerazione della chiesa quale associazione a delinquere che esercita una forma di soggiogazione morale e psicologica attraverso la paura per il soprannaturale...da questo punto di vista preferisco il Mago Otelma visto che tra l'altro (permettetemi questo commento da bravo frocio) molto spesso sembra si servano dallo stesso sarto....
Gran bel reportage ;)

Enrico* ha detto...

Stavolta non sono d'accordo Massi...
A me uno come la seminarista sfranta fa tanta tristezza, perché io non ce la farei "a rinunciare alla pratica della mia sessualità, non ce la farei a viverla nell'ombra con altri sfigati come me, non cel a farei a fare dell'omosessualità una malattia, un abominio ed un peccato", per quanto possa essere forte una vocazione (chiariamo subito: non ho nessuna vocazione).
Ma non è detto che lo faccia anche lui. Certo, non rivolterà la Chiesa, penso che nessuno da solo potrebbe, ma magari ha seguito la sua vocazione pur mantenendo le sue "idee" sull'omosessualità e servendo un Dio che non è quello che la Chiesa vuole dipingere.
E magari, quando ce ne saranno tanti come lui, che porteranno semplicemente il loro servizio senza i giudizi, potranno davvero cambiare le cose...

Pier ha detto...

indagini non ufficiali dicono che il vescovo alla destra del seminarista, abbia distintamente sentito pronunciare: ommariassanitisssima, (ottava alta da soprano).

scherzi a parte, che sia uno di noi o uno di loro noncredo abbia molta importanza, è uno che ha fatto una scelta, al pari dei molti sposati con fata ignorante. Gay sotto copertura.
Sul fatto del voto di castità invece .. uhm permettimi di avere alcune riserve.

interessante post Massi :-)

Massi ha detto...

Grazie Pier Pierlu! :)

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