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Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!

giovedì 7 gennaio 2010

Reportage del lunedì # 39 (quell'edizione così in ritardo che stava per diventare la 40)

Carissimi, buon anno a tutti!!! Lo so che ormai è quasi pasqua e i miei auguri sono più scaduti dei termini di prescrizione che spesso salvano il culo a Berlusconi ma la pigrizia si è impossessata di me e non mi mollava più...un pò come il diavolo con Regan nell'"Esorcista" o il cavallo con Tatyana Elekka in "Mi faccio zio Tobia e tutta la fattoria".

Quante cose fatte, viste, toccate e ingoiate in questi primi giorni del 2010. Non saprei neanche da dove cominciare per scriverne in modo da non perdere del tutto traccia del loro ricordo. Vediamo un pò...

Come qualcuno ricorderà, ero a Milano ospite della mia sorellina Giovanni. Milano non è una bella città per i suoi fuori, ma può essere affascinante per i suoi dentro. Insomma a me, che in teoria, da bravo terroncello, dovrebbe farmi schifo qualunque paesaggio che non abbia il Vesuvio e una impepata di cozze sullo sfondo, Milano garba abbastanza perchè mi permette di dar sfogo a tutta la mia casalinghità facendomi passare ore seduto al calduccio di qualche bel negozio, bar o ristorante a rifarmi gli occhi perchè a Milano se c'è qualcosa che non manca, oltre ad un paio di negroni per una volta nella tua vita dentro dei bicchieri anzichè dentro il tuo sedere, sono i bonazzi. Ce n'è per tutti i gusti, stare in una metropoli ha questo grande vantaggio, e tutti, almeno a giudicare dal loro sembiante, disponibilissimi. Quando giro per la città ho sempre questa sensazione di potermi scopare chiunque solo strizando l'occhietto una volta in più e non so se questa condizione omoerotica ai massimi livelli è dovuto alla mia o all'altrui sovraesposizione agli episodi di "Sex and the city"... Resta il fatto che, passeggiando in piena febbre da saldi nella città meneghina, il più etero che puoi trovare in giro è quanto meno versatile... Questa gitarella milanese la ricorderò per sempre per due episodi fondamentali nella mia vita: la prima volta che sono riuscito a sedermi al Lelephant (e che ho capito che si chiama Lelephant e non L'Elephant e men che meno L'Elefant...) e la prima volta all'Abercrombie and Fitch Store.

Lelephant è un bar alla moda (ma quanto è fuori moda dire alla moda???), nel senso che ci vai e, con un sol colpo d'occhio, ti fai un'idea di cosa non indossare nella prossima stagione per evitare i pestaggi notturni se appena appena hai la dabbenaggine di abitare fuori da quel locale. La meglio frocentù dà sfogo, tra quelle quattro mura e ottomilaseicento lampade e candele, al proprio bisogno di apparire stilosi. Il che mi può anche andare bene (se vedo qualcuno che osa con un suo stile personale a me sta subito simpatico), ma non quando la moda viene intesa come imperativo categorico cui obbedire pecorinamente. Ricordo la prima sera che abbiamo parcheggiato la macchina un pò distante e ci siamo diretti verso il locale a piedi. Avevo le lenti a contatto un pò vecchie e la visione era ridotta ma sono riuscito a riconoscere la sagoma del Lelephant già a 400 metri di distanza. Solo non mi spiegavo come avesse fatto Milano a ridursi come Napoli per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti: montagne di sacchetti neri del pattume stavano depositati proprio fuori dell'entrata e alcune montagnole più alte delle altre quasi ne nascondevano l'insegna esterna. Poi mi avvicino e la spazzatura si rivela per quello che è: decine di ragazzi appollaiati, seduti, di corsa, alti, grassi, belli e brutti ma tutti, dico tutti, con addosso l'ultimo must modaiolo: un giubbottino lucidissimo nero... Insomma mi ero sbagliato. O forse no...

Di A&F avevo già sentito parlare. A ottobre mentre ero in vacanza a Londra ho anche cercato di entrare nel negozio ma la fila di ore mi ha subito fatto desistere. Così quando ho saputo che a Milano aveva appena aperto il secondo negozio in europa sono andato a dare un'occhiata per verificare se quello che si dice è verità. Ebbene sì, qualunque cosa sentiate su quel posto è pura realtà. Entrando si sospende ogni attività raziocinante del cervello e si diventa per forza dei coglioni decerebrati. Credo sia inevitabile, se non si guadagna l'uscita entro al massimo 15 minuti, diventare seduta stante dei commessi del negozio stesso. Provo a descrivere l'ambiente ma per capire bisogna andarci: disco-house music sparata a tutto volume e il loro profumo (Fierce credo che si chiami) iniettato anche intravena e spruzzato negli occhi dei clienti. Il negozio è nerissimo, dal pavimento al soffitto per cui a me dava anche i conati perchè non riuscivo a collocarmi spazialmente e i capi sono esposti su mensole che, per compensazione, sono illuminate da fari accecanti creando una situazione di dipendenza lucente, per la serie "non avrai altro Dio all'infuori delle mie T-shirt, stronzetto!".
E poi loro, quelli che non sono usciti di lì in tempo e ad evitare la lobotomia: i commessi! Se riuscite a immaginare un esercito di bonazzi assurdi, sorridenti, che tutti i giorni stanno in piedi per ore a ballare tra la gente e chiedere "May I aiutarti?" o "Posso io help tu?" ogni 25 secondi, ad aprirsi le camicie e farsi fotografare con chi glielo chiede giusto per posare una decina di secondi le mani su un corpo scolpito nel granito, allora riuscite a immaginare un Abercrombie&Fitch Store e, fortuna vostra, potete evitare di andarci!

(Nelle foto: i commessi di A&F. Non lasciatevi ingannare dall'aspetto: i jeans si restringono con lavaggi a 40 gradi!)

P.S. Abbiamo solo un'ascella e una cappella per il TrombiContest #3 e così non può esserci gara, datevi una mossa pigroni!!

20 commenti:

Sebastian ha detto...

Ahah ciao.. decisamente esilarante.. però ora, mi rendi ancor più difficile la scelta: Roma o Milano?

PS: mi ha catturato la descrizione nel tuo profilo dove parli della convivenza in Italia in relazione a coppie omosessuali.. e così ho deciso di fare una visita :)

Roccia ha detto...

...e soprattutto, hai toccato il fisico granitico? eheheh

Massi ha detto...

Sebastian: benvenuto! tra milano e roma dici? mumble mumble... credo si goda di più a roma alla fine. ma io sono troppo rustico per non tifare per la capitale! :)

Gambero e Roccia: no, avevo troppa pietà del modello-commesso addetto al benvenuto: stava sulla porta con la camicia aperta e aveva aria calda a 24 gradi sparata sulle spalle e quella fredda a -2 sull'addominale (perfetto manco a dirlo)... sono stato tutto il tempo a chiedermi quanti cavolo di imodium devi farti ogni giorno per non avere scariche di diarrea sulla prima cliente che ti chiede una foto ricordo...

Unknown ha detto...

dì la verità, non ti sei comprato manco una magliettina "non avrai altro dio all'infuori della mia t-shirt"??
:-)

Pepito ha detto...

FINALMENTEEE!!!
Niente cena di capodanno...?! ;P

Francesco Eftapelagos ha detto...

BBBBBBBBBBBBBBUUUUOOOOOONNNN AAAAAAAAAAAAANNNNNNNNNNNNNNNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A sentirti parlare - o meglio "a leggerti" - del bar gay, e del negozio coi commessi bonazzi (A&F sembra la sigla di una compagnia di assicurazioni), mi son sentito come un diabetico costretto suo malgrado a sentir parlare di dolci che non può neanche toccare... io in quel negozio, se caso mai ci andrò, ci entrerò solo ubriaco... moooooolto ubriaco, e non prima della fine di questo nuovo decennio!!!

Accompagnato dai genitori!

O da chi ne fa le veci!!

(Cioè da un fidanzato!!!)

...

(Casomai avvenga il miracolo che qualcuno me se pija!!!!!!!) ;-p

Massi ha detto...

Oscar: no sono stato bravissimo, non ho comprato nulla...anche perchè per prendere qualcosa lì dentro avrei dovuto accendere un secondo mutuo..

Pepito: hehehe, che lingua lunga che hai: potresti fare un pompino a uno di Modena standotene comodamente a Bologna! Eh no, della cena non parlo, certi segreti devono seguire un uomo nella tomba! :)

Francesco: Buon anno caro! Lascia perdere i genitori e il fidanzato sennò come fai a schiumare bava dietro quegli idioti fisicatissimi???

El novio ha detto...

Eri a Milano e non sei venuto a trovarci? Como dista pochi km dalla metropoli (in treno max 30 min)...
Uff, come hai potuto preferire A&F e i locali modaioli ad una simpatica e nostrana cena troppiana dove i parteno-bolognesi sono sempre i benvenuti?
Avvisa la sorellina Giovanni che la prox volta non potrà mancare un salto al lago!

Mark ha detto...

Condivido l'idea dei 3 Novios, la prossima volta voglio approfittare, magari anche per scoprire se George è gay oppure no. Messaggio per le lesbiche: anche le commesse di A&F sono delle manze da paura, peccato non se le caghi nessuno là dentro!

Massi ha detto...

3novios: avete ragione ma la mia sorellina, come al solito, mi ha assorbito completamente...prossima volta che passo da quei lidi, vi avviso!

Mark: :) sì dai, non se ne può più di questa Canalis sempre al suo fianco, mi sento pronto per sostituirla! ;)

Francesco Eftapelagos ha detto...

beh... il pericolo non è che io possa schiumare bava... se sono in astinenza... il pericolo è che possa violentarli tutti insieme... simultaneamente! ;-p
Ecco perchè dovrei andarci accompagnatyo dai genitori o dal fidanzato!!! eheheheh!!!

Massi ha detto...

Guy: bravo bimbo! speriamo gl altri seguano il tuo esempio...

Francesco: guarda impossibile violentarli, sono così gentile e pronti ad accontentare ogni richiesta del cliente.. ;)

Poto ha detto...

Perchè quando sono andato (svariate volte) all'A&F di Londra non c'era MAI fila?

Comunque la luce soffusa è un modo per non farti capire quanto sacadente sia la merce, perchè diciamolo... NON è esattamente di primissima qualità.

Uno va lì, e io mi ci metto IN MEZZO; solo perchè fa figo.

...E siccome volevo avere una delle fantastriche borZette con l'omino nudo (che se a casa ancora non hanno capito che sono gay, arrivare con quella è come dire "Mamma sono andato in Spagna a sposarmi con Pedro"), mi sono comprato la boccetta piccola del Fierce...
Che te devo dì?!
A me ME piace...

E sinceramente non sapevo che i modelli si potessero ANCHE toccare.
Nella foto che una statuaria ragazzA di colore mi ha fatto all'ingresso di A&F, io ho un sorriso ebete tutto imbacuccato tra giubbotto e dolcevita e in fianco a me c'è 'sto Fidia reso vivo mezzo nudo...

Ma in estate, almeno a Londra non hanno la camicia...
Giusto per dire... :-P
Adesso che so che si possono pure toccare meglio che prenoti un volo..

Massi ha detto...

Guy: mi siete diventat troppo timidi dopo il successone della prima edizione...peccato...stando così le cose, non credo ci sarà un'altra edizione :(

Poto: beh va a milano prima dove si possono toccare eccome con la scusa di fare una foto assieme! non vorrei facessi un viaggio così lungo per niente... :)

Francesco Eftapelagos ha detto...

appunto... secondo te, io che porto una 54 di pantaloni ed un 46 di piede, secondo te, ai comessi bonazzi che richiesta ci faccio????? ;-p

Massi ha detto...

Azzo! Fra mi sa che per un cliente speciale come te devono accorrere almeno 4 commessi! quando vai avvertimi che ti accompagno! mmmm ;)

Unknown ha detto...

scusate ma io trovo sia una pessima scelta promozionale mettere commessi e commesse strafighi in un negozio d'abbigliamento. finisce che uno ci va solo per sbavare un pò. ma potrei mai chiedere a una statua d'uomo se mi sta bene una 46 che so benissimo che mi fa un culo come quello di katy bates?? preferisco un raganello che mi dice la solita cazzata che al primo lavaggio cede di brutto (il pantalone, non il culo!).

Massi ha detto...

quanta saggezza in poche parole, quanta saggezza.... :)

Portinaio ha detto...

io ho fatto il colloquio da Abercrombie e mi hanno trattato come una cacca secca di piccione!
Odio puro!

Massi ha detto...

Ho letto il tuo post...agghiacciante e purtroppo reale..

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