E' il 2 agosto e mi faccio troppo schifo.
Quando l'ignoranza mi chiude in una bolla autistica e mi tiene lontano dai fatti e da emozioni condivise me ne sto tranquillo nei fatti miei e non sospetto nulla. Ma presto o tardi arriva il momento in cui la bolla scoppia e non ho più protezioni, mi mostro nudo nella mia ignoranza e indifeso davanti al senso di vergogna.
Sono troppo giovane per non averne saputo subito di più e troppo vecchio per far parte di quelli che sì, ma è una di quelle stragi che capitavano prima che nascessi, una più una meno...
Quel giorno di trent'anni fa ero probabilmente impegnatissimo nella scelta del gusto del ghiacciolo che lo zio di turno voleva offrirmi, mentre 85 persone venivano dilaniate nella stazione di Bologna.
Quando da grande la mia storia d'amore mi faceva fare la spola tra Firenze e Venezia, ho sostato diverse volte in quella sala d'attesa, ho lanciato uno sguardo distratto a quello squarcio nel muro riempito di cristallo e l'ho sempre giudicato un'artistica trovata ben riuscita, liberamente ispirata al feng shui.
Un giorno di quelli che aspettavo il solito treno in ritardo, ho visto una madre e la sua bimba che si avvicinavano alla breccia e deponevano un'unica gerbera violetta. Ho atteso che finisse il loro raccoglimento e mi sono avvicinato a curiosare. E' come se la lastra commemorativa si fosse staccata dalla parete e mi avesse schiacciato liberandomi dal peso della mia immensa ignoranza.
Oggi che so, oggi che cerco di ricordare anche io e di entrare a far parte di questa melassa densa di rabbia che invade Bologna ogni anno, oggi che quei nomi vengono ripetuti e fior di labbra, mi sforzo di farmi un pò meno schifo. Poi leggo della mancanza di un rappresentante del governo alla commemorazione per non prendere fischi e il compito mi riesce molto più facile.
Entrando in ufficio stamattina ho trovato la mia collega assorta in pensieri tutti suoi. Scorgendomi mi fa "E' strano come una cosa del genere riesca a segnarti... Di nessun altro giorno della mia vita, come di quel 2 agosto del 1980, io riesco a ricodare tutto, da cosa ho mangiato a colazione, a dove ero, a quante vibrazioni ha fatto il vetro della finestra, alla sequenza delle notizie che giungevano a goccia a goccia... E' come se quel giorno una parte di noi fosse morta con loro".
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Informazioni personali
- Massi
- Bologna, Italy
- Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!
7 commenti:
Condivido totalmente le sensazioni che tratteggi, compresa (come già facevo stamattina sul blog di Pier) la nausea per l'assenza di rappresentanti del governo e, soprattutto, per la motivazione data.
Credo che le assenze "evidenti" ed il silenzio "assordante" di oggi a Bologna, siano per dei governanti ben peggiori di tutti i fischi che si sarebbero potuti prendere andando a fare il loro dovere... ma forse siamo rimasti troppo in pochi a crederlo!
io ricordo quel buco, un cratere tra le piastrelline verdi del pavimento. Ricordo di aver pensato alla diabolicità di lasciare la bomba in una borsa, in mezzo a persone, che altra colpa non avevano se non di essere lì a farsi i fatti loro.
Mi chiedo cosa abbia ottenuto chi ha ordinato quella strage.
Anche se pagasse oggi sarebbe comunque troppo tardi.
Che tristezza .
siamo tutti ignoranti per qualcosa. come faremmo a conoscere tutto?
il terrorismo non l'ho mai considerato una guerra, ma solo l'omicidio fatto da un vigliacco.
Io quando ci fu la strage di Bologna, non c'ero ancora. Però concordo con te Massi. E con la tua collega... Son cose che ti segnano. Io mi ricordo esattamente l'11 settembre 2001...
Sono 3 giorni che cerco di scrivere sul mio blog l'impressione che ho di questo anniversario... mi pare te lo avevo già detto nel precedente post, poi non so se hai letto quel commento...
Io non c'ero.
Non esistevo neppure.
Eppure, da quando in terza media, nel programma di storia, così, fatto a malappena quella parte del 20° secolo dopo la seconda guerra mondiale, mi impressionava il numero di vittime e di feriti...
Ero solo un ragazzino e le cose si dimenticano.
Anni e anni dopo, passando per quella stazione una volta l'anno fino al 1998, non sempre vedevo quello "squarcio", e mi incuriosiva
Poi venne il 2007.
Quando mi dovetti fermare in quella sala per aspettare il treno che mi avrebbe portato poi in quella che adesso è la mia città.
Aspettai due ore e vidi la lapide.
Leggendo i nomi, pian piano mi sembrava sempre più grande, immensa, come il dolore che quella strage aveva provocato.
In mezzo a quella affollatissima e incasinata stazione, si creò un silenzio surreale. silenzio che aumentava quando finivo di leggere la lapide coi nomi delle vittime, e poi, abbassando lo sguardo, quel buco... ... ... difficile trovare le parole.
Non solo Bologna fu colpita e segnata, ma l'Italia intera.
La prima reazione alla notizia della mancata presenza del Governo mi ha provocato solo sdegno.
Che si aggiunge allo sdegno che si accumula ancora...
ho pubblicato quel post, anche se non ne sono soddisfatto nel modo in cui l'ho scritto alla fine.
Ti ho anche accennato...
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