Ma non ho il commercialista più tesoro del mondo?
Ci ha mandato una cartolina di auguri definendoci "Fam.", cioè famiglia!
Passate buone feste e ricordatevi di fare una chiamata al vostro commercialista perché, sotto i calcoli e al di là delle tasse, anche lui ha un cuore che batte.
Magari cassa, ma batte...
ATTENZIONE! Prima di cimentarti nella lettura di questo blog, leggi il prospetto informativo.
Informazioni personali
- Massi
- Bologna, Italy
- Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!
martedì 21 dicembre 2010
lunedì 20 dicembre 2010
Reportage del lunedì # 84 (come lo Stock...)
Buon lunedì. Siete già nel pieno dello spirito natalizio? Vi siete già inghirlandati il perineo? Avete già spompinato un paio di elfi e provato il vostro vestito da Babbo Natale pedofilo? Io ho passato un weekend molto tranquillo, troppo per essere quello pre festivo ma il freddo che c'è non mi mette certo il pepe al culo...
Venerdì cena con un nuovo amico (e lettore del blog) conosciuto in sauna. Siccome che mi ha detto che avrebbe aspettato il lunedì per vedere come giudicavo l'incontro e siccome che però voglio sentirmi libero di esprimere una opinione libera a riguardo, facciamo che ne scrivo in codice così che se passa da qua non capisce una mazza: èfe stafatafa ufunafa befellafa seferafatafa afanchefe sefe ifincofontrafarefe ufunafa pefersofonafa efe pafarlafarcifi dofopofo afaveferglifi cofontafatofo ifi mofolafarifi cofon lafa lifinguafa, mifi fafa ufunofo strafanofo efeffefettofo... Difitefemifi pufurefe chefe sofonofo ofottofocefentefescofo mafa sofonofo fafattofo cofosìsì...
Sabato, uscita con la solita banda per una mangiata in trattoria. Il freddo però mi ha ibernato pure l'umorismo e non credo di essere stato di gran compagnia. Dopo cena io e Marco abbiamo preferito tornarcene al calduccio a casa e cominciare a preparare una parte dei manicaretti che mi sarebbero serviti il giorno dopo per farmi bello con gli invitati a un pranzo in puro stile campano che meditavo da un pezzo.
Domenica ci siam messi tutti a tavola e per quasi cinque ore non s'è capito più un cazzo. Gli ospiti bolognesi erano sconvolti per quello che mia madre considererebbe il minimo sindacale per un pranzo domenicale: crostini con salsiccia e friarielli, paccheri rigati con ragù napoletano (cotto 3 ore e mezza...), costicine e braciole (involtini per voialtri), friggitelli, parmigiana di melanzane, struffoli e limoncello.
Se è vero che a tavola non si invecchia, io devo essere diventato un frugoletto con questo fine settimana.
Benjamin Button, suca!!!
Venerdì cena con un nuovo amico (e lettore del blog) conosciuto in sauna. Siccome che mi ha detto che avrebbe aspettato il lunedì per vedere come giudicavo l'incontro e siccome che però voglio sentirmi libero di esprimere una opinione libera a riguardo, facciamo che ne scrivo in codice così che se passa da qua non capisce una mazza: èfe stafatafa ufunafa befellafa seferafatafa afanchefe sefe ifincofontrafarefe ufunafa pefersofonafa efe pafarlafarcifi dofopofo afaveferglifi cofontafatofo ifi mofolafarifi cofon lafa lifinguafa, mifi fafa ufunofo strafanofo efeffefettofo... Difitefemifi pufurefe chefe sofonofo ofottofocefentefescofo mafa sofonofo fafattofo cofosìsì...
Sabato, uscita con la solita banda per una mangiata in trattoria. Il freddo però mi ha ibernato pure l'umorismo e non credo di essere stato di gran compagnia. Dopo cena io e Marco abbiamo preferito tornarcene al calduccio a casa e cominciare a preparare una parte dei manicaretti che mi sarebbero serviti il giorno dopo per farmi bello con gli invitati a un pranzo in puro stile campano che meditavo da un pezzo.
Domenica ci siam messi tutti a tavola e per quasi cinque ore non s'è capito più un cazzo. Gli ospiti bolognesi erano sconvolti per quello che mia madre considererebbe il minimo sindacale per un pranzo domenicale: crostini con salsiccia e friarielli, paccheri rigati con ragù napoletano (cotto 3 ore e mezza...), costicine e braciole (involtini per voialtri), friggitelli, parmigiana di melanzane, struffoli e limoncello.
Se è vero che a tavola non si invecchia, io devo essere diventato un frugoletto con questo fine settimana.
Benjamin Button, suca!!!
giovedì 16 dicembre 2010
Cristalli
Fa un freddo becco, da due minuti ha iniziato a nevicare e mi si ghiaccia pure il pre-cum!
Voglia di uscire a sottozero, come le temperature ma, per fortuna, quando le cose belle non puoi andartele a cercare, puoi sempre fartele recapitare a casa.
Ieri è arrivato il falegname a mettermi su (guarda te che sentieri tortuosi deve prendere il mio racconto per evitare di scrivere montarmi e far partire la giostra delle battutine sceme...) la nuova libreria.
Realizzata su disegno dal mio bel e bravo moroso, se ne sta lì nel corridoio avida di sapere in tomi.
Finora c'era solo la libreria in camera da letto ma da sola non ce la poteva fare a dare accoglienza dignitosa a tutti i libri che ho comprato o ricevuto in regalo. Così la stoica scaffalata ci ha chiesto se poteva avere una sorellina e...voilà!
Riprendendo in mano ogni polverosissimo volume per trasportarlo da una parte all'altra della casa è stranissimo vedere quanti pensieri rallentano il mio lavoro.
Ogni opera richiama alla mente flash illuminanti, quasi sempre piacevoli. Più che un trasloco me pare de fa' na TAC...
Ho libri con dedica del donante, con promesse d'amicizia eterna, che se ci incontriamo per sbaglio per strada manco ci riconosciamo; libri autografati dall'autore, che mi ricordano l'emozione di parlare con Sciltian Gastaldi e Aldo Busi, tant'è che sotto il loro nome c'è un'ombra di sudore non trattenuto dalle mie mani; e poi i libri in lista di attesa, quelli che non adranno mai oltre il buon proposito di lettura, quelli che mi hanno deluso come un amante raffazzonato e quelli che mi hanno fatto godere tra le ore più belle della mia vita. Quelli che mi son dovuto comprare da solo perchè nessuno si decideva a donarmeli, come "Ricordi e Ricette" di Sophia Loren...
Strano e potente il potere evocativo dei libri. Riprendono una paccottiglia di ricordi che credevi persa nello spazio siderale dell'amnesia e ti mostrano che ciò che di importante hai vissuto non è stato inghiottito da un buco nero ma si è solo cristallizzato nella tua memoria.
Un ricordo importante, quando viene frantumato sotto il peso del tempo che passa e va, esplode in mille schegge che ti si conficcano ovunque.
Un libro è per me il modo migliore per captare le tracce residue di quello che sono stato.
Voglia di uscire a sottozero, come le temperature ma, per fortuna, quando le cose belle non puoi andartele a cercare, puoi sempre fartele recapitare a casa.
Ieri è arrivato il falegname a mettermi su (guarda te che sentieri tortuosi deve prendere il mio racconto per evitare di scrivere montarmi e far partire la giostra delle battutine sceme...) la nuova libreria.
Realizzata su disegno dal mio bel e bravo moroso, se ne sta lì nel corridoio avida di sapere in tomi.
Finora c'era solo la libreria in camera da letto ma da sola non ce la poteva fare a dare accoglienza dignitosa a tutti i libri che ho comprato o ricevuto in regalo. Così la stoica scaffalata ci ha chiesto se poteva avere una sorellina e...voilà!
Riprendendo in mano ogni polverosissimo volume per trasportarlo da una parte all'altra della casa è stranissimo vedere quanti pensieri rallentano il mio lavoro.
Ogni opera richiama alla mente flash illuminanti, quasi sempre piacevoli. Più che un trasloco me pare de fa' na TAC...
Ho libri con dedica del donante, con promesse d'amicizia eterna, che se ci incontriamo per sbaglio per strada manco ci riconosciamo; libri autografati dall'autore, che mi ricordano l'emozione di parlare con Sciltian Gastaldi e Aldo Busi, tant'è che sotto il loro nome c'è un'ombra di sudore non trattenuto dalle mie mani; e poi i libri in lista di attesa, quelli che non adranno mai oltre il buon proposito di lettura, quelli che mi hanno deluso come un amante raffazzonato e quelli che mi hanno fatto godere tra le ore più belle della mia vita. Quelli che mi son dovuto comprare da solo perchè nessuno si decideva a donarmeli, come "Ricordi e Ricette" di Sophia Loren...
Strano e potente il potere evocativo dei libri. Riprendono una paccottiglia di ricordi che credevi persa nello spazio siderale dell'amnesia e ti mostrano che ciò che di importante hai vissuto non è stato inghiottito da un buco nero ma si è solo cristallizzato nella tua memoria.
Un ricordo importante, quando viene frantumato sotto il peso del tempo che passa e va, esplode in mille schegge che ti si conficcano ovunque.
Un libro è per me il modo migliore per captare le tracce residue di quello che sono stato.
lunedì 13 dicembre 2010
Reportage del lunedì # 83
Buon lunedì e che Santa Lucia vi conservi la vista, masturbatori compulsivi che non siete altro.
Spero abbiate passato un weekend soddisfacente almeno la metà del mio, perchè sennò sembra sempre che sto a lamentarmi e invece ci vuole così poco per farmi contento: un assalto barbarico, un paio di free drink card, dello shopping immorale e un nuovo governo. In attesa di quest'ultimo, vi racconto gli altri e anche di più.
Venerdì sera, con più di un'ora di anticipo, arrivo col moroso al Paladozza dove si terrà la serata di informazione e show ribattezzata con notevole cattivo gusto "Il dittatore del bunga bunga". Nonostante la cena ingurgitata controvoglia alle 18 e le corse a piedi e in bus per arrivare fuori il palazzetto il più presto possibile, il carattere gratuito dello spettacolo e la presenza di ospiti amati come Travaglio, Di Pietro e Vauro, hanno richiamato l'universo mondo e troviamo migliaia di persone assembrate di fuori.
Smadonno un paio di volte e, ripresomi dallo choc, metto in azione il radar da imbucato di cui mi servo quando tengo davvero a entrare in un posto. Individuo subito l'entrata peggio controllata e, scavalcando un muretto seguito da una decina di persone, mi metto lì fuori a fare lo gnorri. Intanto quelli dell'organizzazione escono più e più volte a urlare di tornarcene a casa per seguire la serata in internet o in radio visto che il Paladozza è già pienissimo (hanno già fatto entrare, 'sti stronzi!). All'ennesimo tizio che esce a ripetere la filastrocca del tutto esaurito, provo l'azzardo: quando se ne rientra dentro, blocco la porta antipanico che si è tirato dietro tenendola aperta di un solo millimetro. Aspetto che si allontani e si rilassi credendola chiusa, poi mi rivolgo ai pochi fortunatissimi che mi stanno alle spalle e in due minuti organizzo la mia banda. Conto fino a 3, poi spalanco le porte e carichiamo tutti assieme! Sono il primo ad entrare e il primo ad essere inseguito dal servizio d'ordine ma, sorprendentemente, i miei riflessi sono ancora quelli del bimbo che 25 anni fa giocava a palla avvelenata (per la cronaca, nessuno è mai riuscito a pallonarmi, MAI!) e scattando felino mi dileguo dentro il palazzetto rendendomi inacciuffabile. Ultrà del Bologna aspettatemi che vengo a farvi da capobanda!
Posti esauriti 'sta minchia! Recuperato Marco, anche lui indenne, riusciamo ad accomodarci in quarta fila e a goderci uno spettacolo bellissimo, ricco di interventi eterogenei e interessantissimi, con denunce sociali, bella musica, esempi di quel raro giornalismo vero che ancora residua in Italia e altro ancora.
Brava Italia dei Valori...prossimo voto, restato orfano dei Radicali, lo do a loro.
Sabato giornata di appagamento personale a tutto tondo perchè anche il lato vanesio va coccolato ogni tanto. Spese non pazze ma almeno psicopatiche: ho preso un paio di scarpe, un maglione, un pantalone di tuta e un borsello e, almeno per stavolta, pare starmi tutto bene e non come se mi avesse vestito la mia punkabestia di fiducia.
Serata in disco. Mi sa che si è riaperto il vaso di Pandora... Spero di saltare sabato prossimo sennò diventa routine. Il gogo boy è sempre un caro ragazzo e ormai ogni volta mi molla 'sti omaggi per bevute. Li tira fuori dallo striminzito short che indossa e me li allunga, così odorosi e caldi caldi che non so mai se correre al cesso a farmi una sega o farci un brindisi alla sua salute...
All'uscita ho trovato 50 euro in terra. Mi piaceva dirlo per fare un pò di invidia.
Finito.
Domenica anche se fuori c'era un tempo magnifico che invitava a fare tutt'altro, decido di sprecare la giornata in sauna. Ora, per chi di voi non frequenta certi postriboli, riuscirà molto poco a capire il mio senso di sgomento ogni volta che qualcuno mi presenta un suo amico col quale mi son congiunto, almeno oralmente e una ventina di volte, col favore delle tenebre del bago turco e questi risponde "No, non ci conosciamo..." con un sorriso largo così. Ecco, la sauna è la perfetta fucina dove episodi del genere trovano origine. E' qui che, per quanto mi riguarda, avvengono quegli indefinibili incontri ravvicinati del quarto tipo dopo che ti sei scopato i precedenti tre, di solito appena una settimana prima che ti vengano presentati come l'amico di o il fidanzato di o il parroco di.
Ora, c'è un tizio m'ha mangiato il cazzo più volte di quante non abbia detto "mamma" e mai che ci siamo fermati a scambiare due chiacchiere dopo. Ma il giorno in cui me lo presenteranno (che tanto arriva, e 'ndo scappi?) se farà finta di non conoscermi, parlerò, ah se parlerò!!!
Spero abbiate passato un weekend soddisfacente almeno la metà del mio, perchè sennò sembra sempre che sto a lamentarmi e invece ci vuole così poco per farmi contento: un assalto barbarico, un paio di free drink card, dello shopping immorale e un nuovo governo. In attesa di quest'ultimo, vi racconto gli altri e anche di più.
Venerdì sera, con più di un'ora di anticipo, arrivo col moroso al Paladozza dove si terrà la serata di informazione e show ribattezzata con notevole cattivo gusto "Il dittatore del bunga bunga". Nonostante la cena ingurgitata controvoglia alle 18 e le corse a piedi e in bus per arrivare fuori il palazzetto il più presto possibile, il carattere gratuito dello spettacolo e la presenza di ospiti amati come Travaglio, Di Pietro e Vauro, hanno richiamato l'universo mondo e troviamo migliaia di persone assembrate di fuori.
Smadonno un paio di volte e, ripresomi dallo choc, metto in azione il radar da imbucato di cui mi servo quando tengo davvero a entrare in un posto. Individuo subito l'entrata peggio controllata e, scavalcando un muretto seguito da una decina di persone, mi metto lì fuori a fare lo gnorri. Intanto quelli dell'organizzazione escono più e più volte a urlare di tornarcene a casa per seguire la serata in internet o in radio visto che il Paladozza è già pienissimo (hanno già fatto entrare, 'sti stronzi!). All'ennesimo tizio che esce a ripetere la filastrocca del tutto esaurito, provo l'azzardo: quando se ne rientra dentro, blocco la porta antipanico che si è tirato dietro tenendola aperta di un solo millimetro. Aspetto che si allontani e si rilassi credendola chiusa, poi mi rivolgo ai pochi fortunatissimi che mi stanno alle spalle e in due minuti organizzo la mia banda. Conto fino a 3, poi spalanco le porte e carichiamo tutti assieme! Sono il primo ad entrare e il primo ad essere inseguito dal servizio d'ordine ma, sorprendentemente, i miei riflessi sono ancora quelli del bimbo che 25 anni fa giocava a palla avvelenata (per la cronaca, nessuno è mai riuscito a pallonarmi, MAI!) e scattando felino mi dileguo dentro il palazzetto rendendomi inacciuffabile. Ultrà del Bologna aspettatemi che vengo a farvi da capobanda!
Posti esauriti 'sta minchia! Recuperato Marco, anche lui indenne, riusciamo ad accomodarci in quarta fila e a goderci uno spettacolo bellissimo, ricco di interventi eterogenei e interessantissimi, con denunce sociali, bella musica, esempi di quel raro giornalismo vero che ancora residua in Italia e altro ancora.
Brava Italia dei Valori...prossimo voto, restato orfano dei Radicali, lo do a loro.
Sabato giornata di appagamento personale a tutto tondo perchè anche il lato vanesio va coccolato ogni tanto. Spese non pazze ma almeno psicopatiche: ho preso un paio di scarpe, un maglione, un pantalone di tuta e un borsello e, almeno per stavolta, pare starmi tutto bene e non come se mi avesse vestito la mia punkabestia di fiducia.
Serata in disco. Mi sa che si è riaperto il vaso di Pandora... Spero di saltare sabato prossimo sennò diventa routine. Il gogo boy è sempre un caro ragazzo e ormai ogni volta mi molla 'sti omaggi per bevute. Li tira fuori dallo striminzito short che indossa e me li allunga, così odorosi e caldi caldi che non so mai se correre al cesso a farmi una sega o farci un brindisi alla sua salute...
All'uscita ho trovato 50 euro in terra. Mi piaceva dirlo per fare un pò di invidia.
Finito.
Domenica anche se fuori c'era un tempo magnifico che invitava a fare tutt'altro, decido di sprecare la giornata in sauna. Ora, per chi di voi non frequenta certi postriboli, riuscirà molto poco a capire il mio senso di sgomento ogni volta che qualcuno mi presenta un suo amico col quale mi son congiunto, almeno oralmente e una ventina di volte, col favore delle tenebre del bago turco e questi risponde "No, non ci conosciamo..." con un sorriso largo così. Ecco, la sauna è la perfetta fucina dove episodi del genere trovano origine. E' qui che, per quanto mi riguarda, avvengono quegli indefinibili incontri ravvicinati del quarto tipo dopo che ti sei scopato i precedenti tre, di solito appena una settimana prima che ti vengano presentati come l'amico di o il fidanzato di o il parroco di.
Ora, c'è un tizio m'ha mangiato il cazzo più volte di quante non abbia detto "mamma" e mai che ci siamo fermati a scambiare due chiacchiere dopo. Ma il giorno in cui me lo presenteranno (che tanto arriva, e 'ndo scappi?) se farà finta di non conoscermi, parlerò, ah se parlerò!!!
lunedì 6 dicembre 2010
Reportage del lunedì # 82
Siccome che sono una personcina educata comincio con un "Buon lunedì a tutti/e!" anche se qui c'è una notte sempiterna in cui si alterna pioggia a brinate a nebbioni che pare tanto de sta' in Transilvania, maledetto tempaccio brutto!
Venerdì ho acquistato il mio primo smartphone, una cosa da nulla, niente di paragonabile a quelli famosissimi che comprano i bonazzi solo per farsi le foto zozze e mandarle in rete ma devo dire che tanto smart a me sto coso non sembra...
Prima di tutto è così pieno di applicazioni e cazzi vari che il fare una telefonata è diventato l'optional e, quando ci provo, lo schermo sembra guardarmi con schifata sufficienza e pare dirmi "Solo 'na telefonata? Ma sei sicuro?!? Guarda che se me butti dentro una terrina con un paio d'uova e un goccio di marsala ti faccio un Vov che neanche Suor Germana quando se vole 'mbriacà!".
E seconda di tutto io, al contrario dei bonazzi sopra (ec)citati, le mie foto osè le vorrei tenere per me solo e invece non mi dà la possibilità di nasconderle o proteggerle con una password, così che le mie nudità son sempre la prima cosa che ti butta fuori anche se vuoi solo guardare l'ora... Mah, studierò meglio le istruzioni.
Serata simpaticissima al bowling a fare i teenagers americani etero degli anni '80.
Peccato che dopo il gioco sembra un bollettino di guerra con feriti e doloranti che solo per pietà non umilierò menzionandone il nome...
Sabato altra giornata con la tecnologia contro...e che palle! Il digitale non viene captato bene dall'antenna in cucina e vedo tutto a quadretti. Non avete idea di quanto la Hunziker spixellata assomigli a Nicoletta Paciaroni e di quanto la Barbara D'Urso sembri invece...no, lei resta sempre Barbara D'Urso...
Finalmente, dopo più d'un mese e mezzo, siamo riusciti a tornare in disco e dimostrare, prima a noi stessi, che le anche ancora ci reggono, se dopati con un paio di Gin-Lemon.
Giretto in dark per fini scientifici: avevamo avvistato un nanerottolo in pista con sguardo da squaglio e fare deciso che a un certo punto si butta nei sotterranei buii. Lo seguiamo con la curiosità di verificare la regola della L su un esemplare così tascabile di nanosessuale e...che dire? C'è un motivo per cui la saggezza popolare dura nei secoli dei secoli e, pure in fatto di grossi calibri, ne sapevano più le nostre bisnonne di noi.
Domenica mi sono svegliato e sono andato a dormire a notte fonda senza mai essermi tolto il pigiama e aver messo la testa fuori dell'uscio. Che bello poltrire e sfaccendare come solo a Voghera le casalinghe sanno fare mentre fuori il freddo gela pure il guano dei piccioni.
(Nella foto principale: un uomo alto 1 metro e 51;
nella seconda foto: Nicoletta Paciaroni e/o Noemi Letizia. E se non guardate tutti i video, siete solo "degli idioti che vedono le gambe e il culo a mandolino di Nicoletta Paciaroni"! )
Venerdì ho acquistato il mio primo smartphone, una cosa da nulla, niente di paragonabile a quelli famosissimi che comprano i bonazzi solo per farsi le foto zozze e mandarle in rete ma devo dire che tanto smart a me sto coso non sembra...
Prima di tutto è così pieno di applicazioni e cazzi vari che il fare una telefonata è diventato l'optional e, quando ci provo, lo schermo sembra guardarmi con schifata sufficienza e pare dirmi "Solo 'na telefonata? Ma sei sicuro?!? Guarda che se me butti dentro una terrina con un paio d'uova e un goccio di marsala ti faccio un Vov che neanche Suor Germana quando se vole 'mbriacà!".
E seconda di tutto io, al contrario dei bonazzi sopra (ec)citati, le mie foto osè le vorrei tenere per me solo e invece non mi dà la possibilità di nasconderle o proteggerle con una password, così che le mie nudità son sempre la prima cosa che ti butta fuori anche se vuoi solo guardare l'ora... Mah, studierò meglio le istruzioni.
Serata simpaticissima al bowling a fare i teenagers americani etero degli anni '80.
Peccato che dopo il gioco sembra un bollettino di guerra con feriti e doloranti che solo per pietà non umilierò menzionandone il nome...
Sabato altra giornata con la tecnologia contro...e che palle! Il digitale non viene captato bene dall'antenna in cucina e vedo tutto a quadretti. Non avete idea di quanto la Hunziker spixellata assomigli a Nicoletta Paciaroni e di quanto la Barbara D'Urso sembri invece...no, lei resta sempre Barbara D'Urso...
Finalmente, dopo più d'un mese e mezzo, siamo riusciti a tornare in disco e dimostrare, prima a noi stessi, che le anche ancora ci reggono, se dopati con un paio di Gin-Lemon.
Giretto in dark per fini scientifici: avevamo avvistato un nanerottolo in pista con sguardo da squaglio e fare deciso che a un certo punto si butta nei sotterranei buii. Lo seguiamo con la curiosità di verificare la regola della L su un esemplare così tascabile di nanosessuale e...che dire? C'è un motivo per cui la saggezza popolare dura nei secoli dei secoli e, pure in fatto di grossi calibri, ne sapevano più le nostre bisnonne di noi.
Domenica mi sono svegliato e sono andato a dormire a notte fonda senza mai essermi tolto il pigiama e aver messo la testa fuori dell'uscio. Che bello poltrire e sfaccendare come solo a Voghera le casalinghe sanno fare mentre fuori il freddo gela pure il guano dei piccioni.
(Nella foto principale: un uomo alto 1 metro e 51;
nella seconda foto: Nicoletta Paciaroni e/o Noemi Letizia. E se non guardate tutti i video, siete solo "degli idioti che vedono le gambe e il culo a mandolino di Nicoletta Paciaroni"! )
mercoledì 1 dicembre 2010
Maledetti criminali
Gli emissari di sacra romana chiesa hanno colpito ancora: calpestando ogni volontà espressa a riguardo da Monicelli durante la sua vita, il parroco del quartiere Monti, don Francesco, che possa presto ricongiungersi al suo stramaledetto dio di merda, ha comunque suonato le campane costringendo anche una salma inerme all'aggressione più vile e presuntuosa che si possa immaginare.
E intanto a Piergiorgio Welby Ruini&Tonini negarono i funerali religiosi, richiesti in quel caso...
Bella merda veste in abito talare.
E intanto a Piergiorgio Welby Ruini&Tonini negarono i funerali religiosi, richiesti in quel caso...
Bella merda veste in abito talare.
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