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Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!

martedì 23 novembre 2010

Reportage del lunedì # 80 (sempre più chic...)

Buongiorno vajasse mie! Come state? Passato un bel weekend o pure voi tra un Bocchino e l'altro avete deciso che non ne potete più di ingurgitare certi bocconi amari e siete pronti a gesti estremi?
A me è toccato scendere dai miei approfittando del fortuito rinvenimento sul sito di Trenitalia di un biglietto scontato del 30%. Non che non mi faccia piacere ritrovarmi coccolato dalla mamma, ma col Natale a uno sputo mi sarei volentieri risparmiato questo ennesimo viaggio nell'incredibile Universo dello Scompartimento. Ma tant'è: la nostalgia è spesso la matrice di molte cazzate.
Come una Dorothy moderna (appena appena più mestruata... Qualche anno in più di lei ce l'ho...), devo aver battuto i tacchi delle scarpine qualche volta di troppo perchè mi sono ritrovato incastrato nell'orrido mondo di Az: streghe a volontà, un vagone sgarrupato come la casina del Kansas dopo il tornado e uno spaventapassere di tossicodipendente sono stati il mio terrificante paesaggio per ore e ore.
Nei dettagli: parto da Bologna e sistemo il culo al mio posto in un vecchio scomparto a 6. La compagnia è di quelle asociali e con la puzzetta sotto il naso, l'ideale per potermi dedicare alla lettura della mia bella copia de Il Fatto Quotidiano in laica pace.
Dopo un bel pò di ore di ping pong tra giornale ed mp3 son però stufo di tanto silenzio e mi auguro che alla fermata di Roma, dove mi pare di aver capito che scendono tutti, il ricambio dei passeggeri sia fortunato (dio quanto tempo che non mi capita uno che mi chieda di leccarmi le ascelle nel corridoio! Bei tempi andati...).
Prossima volta che partorisco una speranza del genere, faccio una isterectomia alla mia immaginazione!
A Roma, come previsto, scendono tutti i miei compagni di viaggio e, al loro posto, arriva tutta la scala B di una delle Vele di Scampia: 5 ributtanti donne che coprono, con le loro età, ogni fase della crescita, dalla prima fanciullezza alla maturità inoltrata e, con i loro girovita, ogni specie mammifera acquatica, dal lamantino all'orca assassina.
Sedersi e cominciare a mangiare è stato un tutt'uno: non hanno smesso di azionare le ganasce per due ore intervallando il lauto pasto con chiacchiere strillate in un napoletano così stretto che il 40% delle bestemmie mi è sfuggito. Ogni panino era prontamente offerto anche al sottoscritto, ai controllori, ai vicini di scomparto e ai fortuiti passanti. Proprio in uno di questi ipercalorici slanci di generosità, quella che ho capito essere la boss del quintetto, offre un panino con la frittata di maccheroni a uno talmente butterato in viso che io manco per il calco della maschera di Halloween avrei avuto il coraggio di chiamare. Inaspettatamente questo tizio squallido non se lo fa ripetere due volte e, rilanciando, aggiunge "lo piglio solo se c'avete pure un po' di succo 'e frutta, si no m'affogo...". Quando si dice le affinità elettive...
Comincia da qui l'ora più atroce per me: il tizio mi si para in piedi tra le ginocchia rendendomi impossibile proseguire nella lettura del mio quotidiano; i due besti, aiutati dalle altre decerebrate, cominciano a disquisire degli argomenti più terra terra del mondo arrivando lì dove neanche i lombrichi osano.
E' tutto un fiorire di vanti sull'acqua che rende il caffè migliore a Napoli che a Milano ("il segreto sarà la diossina?" mi viene da chiedere) sul fatto che al Nord "nisciuno è bbuono" (rivolto a qualunque maschio non le violenti dopo cinque minuti che passeggiano. Sinonimo: ricchioni tutti), sul fatto che uno delle tizie ha 28 anni ma è sposata da 11 e ha 3 figli così che potrà coronare il suo sogno di fare 5 bambini entro i 32 al massimo e poi crescere con loro (frase di una poesia immensa se si tiene conto che all'unica figlia presente di circa 7 anni consiglia di pulirsi le mani unte con le tende del treno visto che ha scordato i tovaglioli...), ecc. ecc.
Il tizio con la faccia da postumi del vaiolo si sente in dovere di ricambiare la gentilezza del panino e del succo di frutta con complimenti osceni e sgrammaticati e sottolinea almeno due volte che sono proprio "belle femmene". In un crescendo di lodi sperticate a cotanta lardosa bellezza, arriva a essere fin troppo spinto e insistente con la 28enne supermamma perché vadano a chiudersi nel cesso per farsi una fumata.
Ci sono inviti che pure una camorrista riesce a rifiutare e questo insiste, va, poi torna e riinsiste.
Sotto Latina le cinque del clan approfittano dell'assenza di lui e della mia dormita (facevo a finta, ovvio) per un rapido consulto tra donne e le sento accordarsi per un piano di salvezza: se il tipo continuerà a importunarle, mi chiederanno quando mi sveglio di intervenire (!!!).
Faccio una fatica enorme a non spalancare gli occhi e ruttargli addosso il mio disprezzo per tutte loro, nessuna esclusa ma, come insegnano i tassi, fare finta di essere morti è spesso prezioso per la propria sopravvivenza. Fortuna vuole che a Formia sale così tanta gente che il corridoio tra noi e lo scompartimento dello sfregiato è impraticabile e non lo vedremo più.
In compenso la bimba, che pure fino a quel momento aveva parlato un italiano neanche troppo schifoso se si esclude tutti i "se dovrei", "se direi" e via congiuntivando, comincia a respirare l'aria di casa in avvicinamento e il suo vocabolario ne risente parecchio. Almeno tanto quanto il suo intestino... Giuro su budda che avrà detto almeno 20 volte "Maaa', aggia cacààà!", insistendo ogni volta di più sulle note lamentose della sua vocina fastidiosa di fronte ai rifiuti di mamma e zie ad accompagnarla perché il corridoio era zeppo.
Mancava solo la invitassero a defecare nella busta delle vivande ormai vuota perché il viaggio fosse definitivamente una merda.

15 commenti:

Anellidifum0 ha detto...

Poi dici che uno si butta sulla Lega. ;-)

Massi ha detto...

Poi dice... Beato te Scì, beato te! :)

Pier ha detto...

e io che pensavo che per andare a Napoli ti pagassero pure invece solo un misero 30% di sconto. Fingersi morti come l'insetto stecco in caso di pericolo è una gran cosa... tuttavia faccio notare che stiamo aspettando la promessa foto sconcia ... tup tup tup ...

Francesco Eftapelagos ha detto...

complimenti... hai superato il mio peggior viaggio, quando tra un'alitata e 4 paia di piedi puzzolenti, avevo la faccia talmente colorata che mi avrebbero preso per fare "avatar"...
hai mai provato a scendere in autobus??? quante volte ho fatto io dalla sicilia (bedda) o dalla calabria (saudita) a Roma, andata e ritorno...

Massi ha detto...

Pier: oh e io che pensavo di poter contare su una amnesia salvatrice...

Francesco: il bus per viaggi così lunghi mi fa paura. temo sempre il colpo di sonno dell'autista che lo fa tirare dritto all'autogrill mentre mi piscio addosso...

Francesco Sansone ha detto...

Quando si dice la bellezza del viaggio.. di viaggi Bologna - Napoli ne ho fatti alcuni in vita mia, e ognuno ha qualcosa di particolare legato, ma un viaggio come il tuo noooooooooooo li batte tutti (o quasi). Questo viaggio sembrava un film diviso in episodi. Il primo era "perché a me?", mentre il secondo era "ma allora Dio ce l'ha con me" insomma l'importante è che sia finito tutto bene e sei arrivato da mammà

Stefy ha detto...

E' stato un viaggio della speranza Massi!!
Meno male che tu prendi tutto con la tua solita ironia! ;)

Spero che almeno le coccole della mamma ti abbiamo ripagato del disagio subito :)

Massi ha detto...

Francesco e Stefy: sì, le coccole di mammà mi hanno ripagato dei brutti incontri. e fatto prendere 3 chili in due giorni, ovvio...

Barone ha detto...

Scusate eh, sì sì il viaggio, poverello, la mamma, i chili, bologna, napoli, ma qui sfugge a tutti il passaggio fondamentale! Cito testualmente "dio quanto tempo che non mi capita uno che mi chieda di leccarmi le ascelle nel corridoio! Bei tempi andati...": cosa cosa cosa? Come come come? Ma qui urgono spiegazioni, qui si impone un post dedicato, qui voglio sapere ogni dettaglio, ma mica me la puoi buttare lì così come fosse un'affermazioncina da nulla!!!
Mbeh????????

Massi ha detto...

Barò: ma tu lo sai quanto ti amo nella tua passione per i dettagli? no, non lo sai! :)
se ci tenete vi racconto ma nulla di che...a chi non è capitato di sentirsi fare una proposta del genere scusa?

Unknown ha detto...

non c'è niente da fare.. il treno Milano-Napoli è un ritrattino dell'Italia. anche io, con tutto che sono affascinato dalle genti del nord e amo le genti del sud, mi deprimo sia con la rigidità delle prime che con la vajasseria delle seconde.
la verità è che signore come noi dovrebbero viaggiare in vagon-lit con le cappelliere al seguito! e sarebbe anche più comodo per una leccata di ascelle tra una chiacchiera e un tè!

Enrico* ha detto...

Sei sicuro che non abbiano fatto defecare la piccola in quelli che una volta erano i posacenere? Ma ci sono sempre??

Massi ha detto...

Oscar: e uno chaperon adeguato... almeno un metro e 85 di chaperon, non dimentichiamocelo...

Enrico: sì e il bello è che continuano a metterli anche sui treni nuovi costruiti dopo Sirchia...mah...

Pier ha detto...

ma poi mi chiedevo, ti sei riportato a Bologna almeno un paio di sacchetti di differenziata o hai lasciato la monnezza nella terra natia in balia di superBertolaso?

Massi ha detto...

eh sì...mo me portavo pure un souvenir de napolì...

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