No dai, che recensione, mica ne so scrivere una... Al massimo drappeggio en volant le mie impressioni su un romanzo che ho bulimicamente ingurgitato in due giorni: si intitola Tutta colpa di Miguel Bosé, è di Sciltian Gastaldi (che già conoscevo per il racconto nella raccolta Men on Men e per un altro suo bel romanzo, Angeli da un'ala soltanto) ed è edito da Fazi edizioni.
In breve la storia è questa: un ragazzetto cresce nella capitale facendo i conti con la propria metrosessualità, la sua singolare famiglia e la sua balia d'elezione: il tubo catodico. Tra centinaia di avventure che lo porteranno, tra le altre cose, in gita scolastica a Bologna, a correre davanti ai tori di Pamplona e a una singolare cena a Oslo, lo vediamo crescere e farsi uomo consapevole.
Adesso il mio parere. Se decidete di acquistare il romanzo e per vostra sfiga siete nati tra gli anni '70 e '80, state pronti al peggio: una volta iniziato sembra una sessione estrema di tagadà, non si smette finchè non si vomita. Il libro è confezionato in capitoli brevissimi, un paio di pagine all'incirca, che hanno l'effetto delle più famose ciliegie ed è quasi impossibile fermarsi solo perchè incombenze più importanti come mangiare e fare l'amore richiamano la nostra attenzione (a proposito Sci', il mio ragazzo ti ringrazia moltissimo per la cena e il coito saltati...). In un vortice di scrittura agile e reminiscenti suggestioni, veniamo accompagnati nelle varie tappe della crescita sentimentale del protagonista attraverso un percorso che ci accorgiamo essere maledettamente anche nostro. E a quel punto siamo fregati. L'ipnosi della rievocazione di Candy Candy, Jimmy Sommerville, il vecchio Cassero, Sophie Marceau, Laguna Blu e tutto il campionario delle icone di quegli anni, conquista e strega.
Mi sono ritrovato a ridere senza accorgermi, a incazzarmi senza volere e alla fine a commuovermi senza poterci far nulla.
Consigliaterrimo, pur con tutte le avvertenze sulla possibile overdose...
ATTENZIONE! Prima di cimentarti nella lettura di questo blog, leggi il prospetto informativo.
Informazioni personali
- Massi
- Bologna, Italy
- Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!
28 commenti:
"veniamo accompagnati nel percorso di crescita sentimentale del protagonista attraverso un percorso..." tzk, tzk, tzk, un po' ripetitivo questo recensore... (hihihiiii)
A parte gli scherzi, mi hai davvero incuriosito: mi sa che lo leggerò, rigorosamente a stomaco vuoto si intende :)
p.s. oddio, ma ora non è che si rifà vivo il pazzo persecutore di Sciltian?
corretto! grazie baro'! :)
ah...magari a qualcuno a londra gli prende un colpo, lo so...
...e dalla vostra Alessandra Casella un saluto e arrivederci alla prossima puntata di "A tutto volume" :D
Lo leggerò volentieri... :)
Vado lo compro e torno, Ciao
Madonna come è facile convincervi! Se lo sapevo chiedevo la percentuale a Sciltian... :*
Vabbè, anche io quasi quasi faccio un' incursione in queste vicende così lontane, cronologicamente parlando, da quelle che ho vissuto nella mia recente infanzia.Così, per curiosità "storica".
@Svizzer8: Massi potrebbe inaugura', piuttosto, la rubrica "Per una pugnetta di libri".
p.s.ti autorizzo a censurà certe mie intemperanze linguistiche, che ormai, mi rendo conto, sono sempre più frequenti.E' che so rimasto alla "fase orale".
Ma... a parte il "remember when" che altro ha questo libro che ne meriti la lettura? A me proprio non mi hai convinto, scusami. Bacitos, d.
Kike: ma hai 16 anni? fase orale hai detto? interessante...
Trufete: non sono un piazzista, mica lo devo vendere. Ho scritto la mia opinione tutto qua. Di interessante, per me, ha che c'è la descrizione della crescita sentimentale di un bisessuale trattata con ironia e intelligenza. Ma il "remember when" ha un suo grande ruolo e se a uno non piacciono gli amarcord fa a meno di leggerlo. baci
M'è piaciuto quest'angolo recensione, vedi ho fatto bene a mettere il tuo blog tra i preferiti;). Il libro sembra interessante anche se essendo nato a fine anni '80 mi perdo gran parte dell'effetto amarcord...Ste
l'ho letto poche settimane fa e posso dire che l'ho trovato molto ben scritto, con alcuni passi divertenti e un interessante esposizione del punto di vista della figura mitologica del metrosessuale (o bisessuale).
Ste: fine anni '80? eh sì, te ne sei perse di cose bimbo bello! :)
Oscar: ma davvero non credi esista la bisessualità? io invece troppo semplicistico dire che è tutto bianco o tutto nero. sono sempre stato pro bisessuali! :)
certo che ci credo! dico mitologica perchè spesso è utilizzata a sproposito ed è considerata da alcuni come una chimera (magari anche ricercata perchè fa più "maschio")!
ma se esistono persone che desiderano solo il sesso opposto e esistono persone che amano solo il loro stesso sesso, mi pare assurdo pensare che non esistano persone che li amano tutti e due.
Pe gamba, purtroppo!!
Nun se 'era capita l'ironia? Vabbè sto perdendo chiaramente colpi...
Noto con piacere che hai deciso di far prendere un colpo apoplettico al mio troll-stalker che vive a Londra.
Molto bella la recensione, ora vado a vedere cosa significa "tagadà" e poi vedo se mi devo offendere :-P
E scusami col tuo ragazzo! Digli che ne scrivo al massimo uno ogni due anni. :-)
Oscar: ah ecco, mo' m'è chiaro :)
Kike: no, so io che me piace fa finta che non capisco le battute. sapessi quanto acchiappa la bionda stupida...
anelli: ecco, la stessa frequenza con cui m'accoppio, mortacci tua! ;)
Io forse sono esagerato, ma crescendo mi sono sempre più convinto che l'eterosessualità e l'omosessualità siano solo categorizzazioni e convenzioni sociali/etiche/religiose, mentre in realtà, in natura, la sessualità "non ha sesso", che quando nasciamo siamo come una tabula rasa e, semplicemente, ci indirizziamo verso quelle che sono le nostre "preferenze", che non è detto che rimangano tali per tutta la vita. Non so se sono riuscito a spiegarmi. Comunque odio le categorizzazioni, che a mio avviso sono fallaci per definizione, soprattutto quelle relative alle persone, agli individui in quanto tali.
Vabbè, ora torno in Friday mode on :))
Ah mi trovi pienamente d'accordo. poi c'è chi queste preferenze le mantiene con una certa coerenza e chi invece preferisce mettersi alla prova su più di un fronte. viva i bisessuali veri! che quelli pe' finta gli darei tante di quelle schicche sul coppino...
Mi sei simpatico a pelle.. pixelata.. Ma sempre pelle.. O palle..
@barone:sei fautore dei queer studies, quindi?
Io sono ,invece, convinto della validità delle teorie genetiste.
la pelle pixelata? le palle sgranate??? darò una controllatina ma nun me pare...:) grazie!
Le palle sgranate, ti assicuro, prima o poi ce l'avemo tutti :)
Kike, nel senso che quello che siamo sta già scritto nel DNA quando nasciamo? No, sinceramente proprio non mi trovo d'accordo con tali teorie (e non solo in ambito sessuale): magari sbaglio, e sono disponibilissimo ad essere smentito dai fatti, ma le teorie genetiche mi sembrano solo un modo per arrivare a dire "non è colpa mia, sono nato così, quindi sono giustificato". Resto convinto, fino a prova contraria, che non dipenda dai geni, e di avere il sacrosanto diritto di non dover trovare necessariamente una ragione giustificatrice oggettiva per essere considerato al pari degli altri, che il mio riscatto non possa e non debba dipendere dalla scienza, ma da ben altre e più profonde ragioni!
oddio che amiche accuRturate che c'ho. qua se vola sui massimi sistemi, mica stiamo a farci i ricci ai peli pubici!
io concordo più con la posizione di Bar. secondo me se c'è una parte scritta nei nostri geni, molto più influiscono le condizioni e le esperienze nella definizione di quello che siamo, sessualmente, emotivamente e nella scelta di tutti i nostri valori.
ora torno a fare i ricci.
mettendo da parte la piastra pure io, dico che certe cose secondo me sono come una bella partitura. tu ce puoi pure nascere con le cosine tue già scritte, nota dopo nota. ma l'interprete gestisce poi lui la sua arte e se vuole sonarla come marcia o come lirica o come rock o tutte assieme o nessuno di questi generi.
ok mo' basta che me devo cotona' le ascelle.
sei sempre na poetessa. nun ce stanno cazzi cì!
Discorso lungo. Credo che ci sarà occasione per riprenderlo nel corso delle nostre interazioni.
Mo vado che mi aspetta una serata greco-analchica che è tutto un programma.Già sto a sbava'!!
Kalì andamossi!!
Mi inserisco nell'annoso dibattito. Personalmente mi sono confrontato più volte con i sostenitori assolutisti della teoria genetica che spesso giudicano omofobica la teroia ambientale-formativa: come a dire "Tu consideri il tuo orientamento sessuale come qualcosa che è andato storto nella tua crescita, nella tua evoluzione di individuo" che in quanto tale può essere investigato, passato al settaccio e in forme acute di auto-flagellazione addirittura corretto. Considerarlo un corredo genetico invece liquida la questione come a dire ho i capelli biondi = mi piacciono gli uomini.
Ma se, come il sottoscritto, avete la malvagia propensione a indagare sulla vostra identità (e non solo sessuale) come fate a non chiedervi chi siete e perché lo siete in relazione a un aspetto così determinante della vostra individualità.. cioè io mi chiedo anche perché non ho mai assaggiato la trippa, come posso non chiedermi perché mi piacciono gli uomini con la barba? E questo non significa che spero di trovare una soluzione, una correzione, un aggiustamento ma è solo un passo in più verso una maggiore consapevolezza su chi sono e cosa desidero davvero dalla vita che è forse l'unico vero dovere che ho nei confronti di me stesso.
Oscar: "Nun ce stanno cazzi cì" sarà senza ombra di dubbio alcuno il titolo della mia prima raccolta di componimenti! :)
Kike: ah tanto torna, e donde scappa sennò?
solo4me: esposizione da applauso di un punto di vista che mi vede concorde. anche io mi vedo d'accordo sul fatto che del genetico ci sia, 'sto dna ne sa una più de 'sto cazzo de noi, figurati se non sa cosa ce può manna' in solluccheri e cosa no. però poi siamo anche noi a decidere cosa sprigionare delle nostre potenzialità e cosa far seccare come fosse una radice inutile. boh, poi magari ci torniamo davvero.
Posta un commento