Vabbè facciamo che vi do prima la brutta, almeno si finisce di leggere con lo zucchero in bocca invece che con l'acido fenico.
La Corte Costituzionale ha preferito smarcarsi dal ruolo di paladino dei diritti dei gay e non si è pronunciata sulla richiesta di acclaramento sulla costituzionalità o meno dei rifiuti alla celebrazione di matrimoni tra persone dello stesso sesso di varie amministrazioni comunali. Pare, ma si attende di poter leggere le motivazioni dettagliate, che abbia opposto il fatto che la materia è cosa da legislatore. E grazie al cazzo signora corte (per una volta s'è guadagnata il minuscolo), mica le si chiedeva di sostituirsi al Parlamento ma solo di servire da impulso a una iniziativa legislativa che, grazie al suo intervento, poteva pure, chissà, prendere il verso giusto e farci uscire dal pantano civile, morale e legislativo nel quale stiamo solo noi, certi paesi del terzo mondo (ma non tutti) e le rane... Anche se sulla moralità e sul grado di civiltà delle rane non ho dati certi per potermi pronunciare a dire il vero. E invece...
La bella notizia invece è di qualche giorno fa ed è passata un pò troppo in sordina, cancellata dalle home page dei vari quotidiani on line dopo poche ore, se non minuti. Nel caso ve la foste persa, vi dico che un anonimo, un semplicissimo uomo che con un gesto civile assurge subito al rango di supereroe visti i tempi escrementizi in cui ci troviamo, ha provveduto a saldare i debiti delle famiglie dei bambini lasciati a pane e acqua nel bresciano pagando gli arretrati (quasi diecimila euro) delle rette scolastiche.
L'ammirevole gesto è stato accompagnato da parole sagge, su cui vale la pena fermarsi un attimo a riflettere e che redarguiscono tutti e invogliano a invertire la rotta, a cercare di riemergere invece di compiacersi dall'affondare sempre più nel fango.
Non siete in una SPA e non state facendo dei cazzo di trattamenti termali, miei cari leghisti di merda! Con che coraggio avete negato il servizio mensa ai figli di immigrati???
Queste le parole dell'anonimo benefattore:
"Io non ci sto, sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i primi anni di vita in una cascina come quella del film L'albero degli zoccoli. Ho studiato molto e ho ancora intatto il patrimonio di dignità, inoltre ho guadagnato soldi per vivare bene. Per questo ho deciso di saldare il debito dei genitori di Adro. Voglio urlare che non ci sto, ma per non urlare e basta ho deciso di compiere questo gesto che vorrà dire poco ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani (...) Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cuninato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma a casa è assitita da una signora ucraina. I miei compaesani in poco tempo si sono dimenticati da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l'asticella dell'intolleranza di un passo all'anno. (...) Ma dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocefisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande in casa poi possiamo fare quel che vogliamo? Ma dov'e' il segretario del partito che ho votato e vuole chiamarsi "partito dell'amore"? Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono davvero nel federalismo che ci diano le loro dichiarazioni dei redditi degli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano le loro belle cose e case. Non vorrei essere io a pagare anche per loro. Non vorrei che il loro reddito o tenore di vita venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1200 euro al mese (regolari). Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l'amministrazione per non trovare i soldi della mensa? I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione del servizio tra 20-30 anni vivranno nel nostro paese. L'età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone nella casa di riposo. Ma quel giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso. E' anche per questo che non ci sto".
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Informazioni personali
- Massi
- Bologna, Italy
- Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!
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19 commenti:
Siamo pure terroni, ma nella mia facoltà a Napoli è stata fatta una colletta per pagare le tasse ad un ragazzo (o ragazza?) con problemi economici seri. Mi ha sinceramente stupito l'indifferenza degli altri genitori in quella scuola. Il partito dell'amore...
Massi, calma: come hai giustamente sottolineato anche tu, la sentenza non è ancora stata scritta, per cui non si sa cosa in effetti conterranno le motivazioni e se vi sarà qualche indicazione al legislatore. Per esperienza personale, quello che anticipano i giornali sulle decisioni dei tribunali, spesso non corrisponde affatto a quello che poi viene effettivamente scritto nelle motivazioni delle sentenze. Per cui, ribadisco, calma (lo sto ripetendo anche a me stesso, e più volte!!!)
Se noti, negli articoli è tutto un "dovrebbe", "parrebbe", "sembrerebbe", ma nessuno scrive in realtà cosa contiene la sentenza, semplicemente perchè nessuno lo sa, non essendo ancora stata scritta.
Intanto la Corte ha respinto il ricorso ritenendosi incompetente per materia, ma non lo ha respinto dichiarando incostituzionali i matrimoni tra persone dello stesso sesso (che non è piccolo come pericolo scampato). Per il resto, aspettiamo di leggere le motivazioni, poi - se sarà il caso - ci incazzeremo.
Capisco l'amarezza e tutto il resto - e lo dico con un doppio peso sul cuore, considerato il mio orientamento sessuale e la mia attività professionale - ma facciamo uno sforzo ulteriore ed aspettiamo ancora un po'.
La lettera è davvero una grande lezione, ma come spesso accade chi ha più bisogno di imparare è proprio il più restio...
Tito: siete state dei grandi. e sò due! ma in che facoltà vai, quella per supereroi? :)
Barone: sì, ho infatti scritto della mancanza della sentenza e forse, dato il carattere sanguigno che mi contraddistingue e la smorzata speranza di un accoglimento diretto dei ricorsi, mi porta ad avere troppa fiducia nelle prime indiscrezioni e a portarmi avanti con le critiche. spero contenga qualcosa di illuminante la motivazione sennò davvero è una grande occasione mancata...
Novio: ah ma daglie e ridaglie di tutto questo qualcosa dovrà pure restargli a quei coglionazzi lì... sperem!
Il gesto dell'ignoto benefattore e` un bellissimo esempio di civilta` e solidarieta` e la sua lettera e` un pesante atto d'accusa verso i suoi aridi concittadini che hanno dimenticato di esser nati in terre di povera gente ed immigrati, e questo non succedeva nel medioevo, ma solo una generazione fa...la memoria corta si accompagna alla pancia piena. Che squallore...
in effetti resta solo da sperare che memoria corta e pancia piena non si accompagnino anche a orecchie da mercante..
da ex studente di scienze giuridiche a Messina, aspetto che escano le motivazioni dettagliate della corte (oggi sono state pubblicate le decisioni prese l'8 aprile riguardanti una legge regionale calabrese), prima di esprimermi...
La pronuncia di non ammissibilità, rimanda tutto al legislatore, ma ciò non dice che la Costituzione vieta il matrimonio gay.
Se invece la Corte avesse dichiarato costituzionalmente illeggittimo il ricorso per come sollevato dalla corte di Venezia (o Trento, chi era?) allora sarebbero stati cavoli amari... come dice l'articolo 137 della Costituzione, 3° ed ultimo comma, dice che le sentenze della Corte Costituzionale stessa non sono impugnabili!
Comunque sia... non dobbiamo arrenderci!
Per quanto riguarda quel benefattore... tanto di cappello!
grazie per la buona notizia! la cattiva purtroppo l'avevo già ricevuta :-(
Francesco: e aspettiamo... uff... che brutta l'attesa... :(
Oscar: prego caro!
grak grak grak
a nome di tutte le rane mi dissocio dalle affermazioni di Massi, il re delle rane infatti tollera il matrimonio tra rane dello stesso sesso purchè non intervengano principi o principesse.
Parola verifica: bacin
magari dato a una rana la trasforma in principe?
ciaso, solo un salto in questa notte insonne per dirti che la corte ha pubblicato le motivazioni della sentenza e letta di fretta sul sito ufficiale della corte stessa devo ammettere che c'è di che mangiarsi mani e capelli... la sentenza è la n° 138/2010... non l'ho letta per bene e a mente lucida perchè ero concentrato dalla notizia del giorno... e ho salutato il buon vecchio Vianello, a modo mio sul blog... che tristezza!
Pier: non ho capito perchè ti dissoci..
Francesco: ho letto anche io e mi pare una disfatta totale. Mi fanno rabbrividire parole come "omosessuali non omogenei al matrimonio"...
C'è qualche giurista in lettura che se la sente di illuminarci sulla fondatezza o meno del nostro pessimismo riguardo questa sentenza? Barone, ogni riferimento a te è puramente voluto!
Qui la sentenza:
http://www.cortecostituzionale.it/giurisprudenza/pronunce/scheda_ultimo_deposito.asp?comando=let&sez=ultimodep&nodec=138&annodec=2010&trmd=&trmm=
Pier: scusa!!! l'ho capita solo adesso ed è pure intelligentemente ironica (ti lecco un pò per farmi perdonare, spero si capisca...) è che sono le otto e mezza e io prima delle nove non riesco manco a mattermi lo spazzolino da denti nel buco giusto!
Allora Massi, premetto che ho letto la sentenza abbastanza velocemente, ti dirò questo: da un punto di vista giuridico (che capisco qui interessi un po' meno) è una sentenza ineccepibile.
Tuttavia, certamente non è una sentenza "coraggiosa", nel senso che rimette la questione (giustamente) al parlamento, ma non contiene nessuna indicazione su quanto il parlamento dovrebbe fare e non ha fatto: in sostanza, la corte ha fatto il proprio dovere e nulla di più, senza prendersi alcuna gatta da pelare.
Vorrei sottolineare, però, che (i) non ha detto che le unioni omosessuali sono incostituzionale, e (ii) ha espressamente detto che " per formazione sociale deve intendersi ogni forma di comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di una valorizzazione del modello pluralistico. In tale nozione è da annoverare anche l’unione omosessuale, intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia, ottenendone – nei tempi, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge – il riconoscimento giuridico con i connessi diritti e doveri."
Quanto alla frase "omosessuali non omogenei al matrimonio" da te sottolineata, non la devi leggere in senso etico o sociale, e quindi generalizzando il concetto oltre quello che la corte intendeva dire, ma la devi leggere in senso strettamente giuridico: quello che la corte intendeva dire con tale espressione è che l'istituto del matrimonio così come è attualmente disciplinato dal codice civile e dalle leggi non si può ritenere che includa implicitamente fin dall'origine le unioni tra omosessuali "...in quanto è vero che i concetti di famiglia e di matrimonio non si possono ritenere “cristallizzati” con riferimento all’epoca in cui la Costituzione entrò in vigore, perché sono dotati della duttilità propria dei princìpi costituzionali e, quindi, vanno interpretati tenendo conto non soltanto delle trasformazioni dell’ordinamento, ma anche dell’evoluzione della società e dei costumi. Detta interpretazione, però, non può spingersi fino al punto d’incidere sul nucleo della norma, modificandola in modo tale da includere in essa fenomeni e problematiche non considerati in alcun modo quando fu emanata."
Non per niente la corte sottolinea come "Si deve escludere che l’aspirazione a tale riconoscimento – che necessariamente postula una disciplina di carattere generale, finalizzata a regolare diritti e doveri dei componenti della coppia – possa essere realizzata soltanto attraverso una equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio. È sufficiente l’esame, anche non esaustivo, delle legislazioni dei Paesi che finora hanno riconosciuto le unioni suddette per verificare la diversità delle scelte operate."
E quindi, dirai tu? E quindi non possiamo certamente gioire perchè i giudici cstituzionali potevano certamente tirare fuori le palle e dare un bello scossone al parlamento, mentre hanno scelto una linea assolutamente morbida, per non sollevare polveroni. Però è una sentenza molto meno negativa di quello che poteva essere, che ha affermato comunque un principio importante: purtroppo, a livello pratico non servirà a nulla, e questa è la cosa vera per cui dispiacersi, l'ennesima occasione mancata.
A cui si aggiungono gli effetti negativi di una blanda e incorretta informazione. Già stamattina sull'autobus sentivo l'animato chiacchiericcio di due donne sulla quarantina secondo le quali la corte ha stabilito che le unioni omosessuali sono incostituzionali semplicemente perchè si sono fermate ai titoli di testa dei tg che per due giorni hanno strombazzato "La Corte Costituzionale dice no ai matrimoni gay!"... Che amarezza. E chissà per quanto i detrattori useranno questa sentenza come vangelo, anche facendole dire ciò che non dice...
Sai invece cosa ho sentito dire io questa mattina? Che "... per fortuna ogni tanto i giudici costituzionali fanno il loro dovere (sottintendendo che quando dichiarano incostituzionali le leggi ad personam del caro premier non lo fanno): ci mancava pure che ci dicessero che è normale ciò che è anormale".
Ma sai che ti dico Massi bello? Che se la normalità è quella che vedo e sento intorno a me ... sono sempre più felice di essere considerato anormale.
Leggendo la tua amara conclusione, che è comune penso un pò a tutti quelli che decidono di conoscere prima di parlare e che fanno della pretesa dei propri diritti qualcosa di più importante di un orpello decorativo, mi è venuta voglia di abbracciarti per darti una pacca sulla spalla e per riceverne una in cambio.
E di sussurrarti nell'orecchio quanto siamo dei coglioni a restarcene ancora qua a ingozzare con le nostre tasse uno stato iniquo, come se di vite ce ne fosse data un'altra dopo questa.
Buon we, caro Barone. Buon we a tutti...
Grazie Massimì, e naturalmente l'abbraccio e la pacca sono ampiamente ricambiati... e ci aggiungo pure una strusciatina và ;-)
Mai che mi possa fidare di quelli che abbraccio...che condanna la mia! ;)
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