Buongiorno bella gente e, nel caso si trovi a passare di qua Noemi Letizia, anche a te repellente mostro plastiforme che pari un trans operato da un chirurgo con gran senso dell'umorismo!
Come state? Passato un bel fine settimana? Ecco, io no.
Sono stato giù dai miei questo weekend, in balìa di quegli intrighi, sotterfugi, ipocriti espedienti e tradimenti sussurrati che fanno tanto la tipica, sana famigliola italiana.
Io non aspiro a diventare modello di vita per i pubblicitari che mettono a punto le campagne del Mulino Bianco, ma voi l'avete mai vista una famiglia che fa davvero colazione tutti assieme come "nel mulino che vorrei"? Io mai.
Ora non dico di far rappresentare, da una bella attrice di mezza età, mia madre che smadonna perchè ha scordato la moka sul fuoco o, da qualche bambina prodigio che va di moda ora, quella gran scassacazzi della mia nipotina che sbriciola, vomita e piscia pure nei vasi delle piante, ma un minimo di realismo mai?
E invece, anzichè sul verde prato della iconografia spottiana, mi sono ritrovato a passare due giorni con persone a cui voglio bene ma che affiderei alla cura di un esorcista il prima possibile.
Mia madre, che mi chiede sottovoce del mio ragazzo solo quando si è assicurata di essere sola in casa con me e proferendo Marco a così basso volume che non capisco mai se abbia detto Marzo, Varco o Fave di Fuca... Ormai lo so che si sforza di sapere e di accettare e che appena la vedo muovere il labiale senza che suono alcuno sia prodotto dalle sue corde vocali vuol dire che mi sta chiedendo del genero degenere. E allora attacco a dirle le ultime news finchè non vedo che le orecchie le sanguinano e allora smetto perchè ha raggiunto il massimo livello di gayfriendlytà possibile per lei.
Poi c'è mio padre, che mi parla solo nel tragitto stazione-casa e casa-stazione.
A volte anche casa-cimitero e cimitero-casa se mi concedo una gitarella allegra in sua compagnia.
Il fatto è che al paese non ho più nessun amico, siamo tutti andati via per stare meglio nel corso degli anni. Sempre più spesso mi capita di entrare in casa il venerdì sera e riuscirne la domenica per tornarmene a Bologna.
La compagnia della famiglia è quindi non solo una detenzione obbligata ma, per molti versi, una pena accessoria di sadica ispirazione.
Poi c'è tutta la risma di fratelli, mogli e figli che già fatico a imbroccarne i nomi, figurarsi farmeli stare simpatici...
E le domande... Quante domande che fanno senza voler davvero sapere! Se ci fosse il "Campionato mondiale delle domande importanti di cui non vuoi conoscere la risposta", loro domanderebbero subito "...e come faccio a non partecipare?". Appunto.
Quanto son lunghi due giorni a contatto con altri simili a te ma così distanti dal tuo modo di essere e intendere.
Siamo tutti quanti come una covata appena scodellata di piccoli caimanini: siamo appiccicati l'un l'altro nelle nostre piccole uova traslucide a contatto forzato. Ci vediamo e ci sfioriamo ma sempre divisi da un'indistruttibile pellicina di rarefatta trasparenza.
E forse è un bene, perchè se un giorno il guscio molle dovesse spaccarsi, ci azzanneremmo per cannibalizzarci l'uno con l'altro.
ATTENZIONE! Prima di cimentarti nella lettura di questo blog, leggi il prospetto informativo.
Informazioni personali
- Massi
- Bologna, Italy
- Ho 30-equalcosa anni, vivo a Bologna, mia città di adozione, assieme al mio compagno col quale ho messo su famiglia dall'agosto 2007 nonostante la legge non la pensi allo stesso modo. Per me questo blog rappresenta un palco virtuale da cui dar sfogo a pensieri, paure, desideri semi-inconfessabili e seghe mentali! Da qui mi aspetto la possibilità di confrontarmi con altre persone e prospettive...restate sintonizzati!
42 commenti:
Come è ormai appurato la famiglia d'origine non te la puoi proprio scegliere, altrimenti, se così fosse, alcuni soffrirebbero evidentemente di una forma acuta di masochismo. :)
A volte si può provare a cambiarla, rompendo quei modelli di comportamento ormai consolidati nel tempo, ma ci vuole veramente tanta pazienza, tanto coraggio e una forza psicologica sovrumana... d'altra parte quando la situazioni sono condite con una buona dose di emotività sappiamo che si fanno sempre molto più difficili e complesse...
Per fortuna però in molti momenti della nostra vita possiamo scegliere di passare del tempo con quelle persone speciali che incontriamo lungo il nostro cammino, che ti capiscono, ti sono a fianco sempre e comunque e a cui vuoi un bene dell'anima... in qualche modo diventano loro la nostra famiglia, alla faccia di politici, chiesa e media che vorrebbero farci credere che di famiglia ne esiste un solo tipo ovvero quella tradizionale... al tua famiglia possono essere i nonni, gli zii, gli amici, i colleghi di lavoro, di studio o di sport, ecc. ecc.... lo dice anche Mrs. Doubtfire alla fine del film (punto in cui io puntualmente piango :D) e se lo dice lei io le credo... :D
Svizzer8: e se tu le credi, io credo a te! :) Grazie del bel e saggio commento. Quando sei sobrio sei proprio bravino sai? :P
marò, un week end a prova di sanità mentale!
io credo che anche la famiglia del mulino bianco alla lunga la stermineremmo.. con quel cazzo di bianco accecante, e tua nonna che rompe i coglioni che deve apparecchiare sul prato, e le formiche che ti entrano nelle mutande, e quei biscotti che ti si impastano in bocca, e tutti a sorridere di prima mattina. mmmmm, che palle!
certo, pure la descrizione della famiglia di hannibal lecter.. ma ognuno di noi vede la sua come la peggiore (o quasi). il papà taciturno è quello che mi dispiace. la conosco la pratica, e capisco quanto sia pesante.
almeno la lontananza rafforza i rapporti parentali.. e li esalta! e sei bravo a tornare spesso a casa.
Difficile commentare uno sfogo così personale...
Tento qualche considerazione: è evidente che nessuno si sceglie la famiglia di origine, tanto è vero che ad un certo punto - quando si "diventa grandi" - il proprio obiettivo primario diventa naturalmente la famiglia che ci costruiamo con le persone il cui affetto ed amore (in tutte le sue forme) ci siamo conquistati e che con ogni sforzo ci impegniamo nella quotidianità a mantenere (siano esse il proprio compagno, i propri amici, i propri colleghi, ecc.). Certo, riuscire ad avere anche con la famiglia di origine quella affinità di vita e di pensiero che si ha con la famiglia che invece ci siamo costruiti non ha prezzo: tuttavia se non succede (cosa non infrequente), occorre mettersi il cuore in pace, amare i propri familiari a prescindere da quello che sono o da come conducono la propria esistenza - del resto noi non chiediamo loro di fare esattamente la stessa cosa? – ed essere grati ai propri genitori (ovviamente nel caso in cui non vi siano situazioni particolari) per quello che ci hanno dato e per quello che - nel bene o nel male, per affinità o per spirito di contraddizione e di "ribellione" - ci hanno permesso di diventare o comunque ci hanno spinto ad essere.
Se sei orgoglioso di te stesso, Massi, di quello che sei, di chi ami e di chi ti ama, degli affetti di cui ti circondi (ed io so che è così) prova, per quanto difficile sia, a pensare che tutto questo in parte è anche “conseguenza”, se non merito, proprio di quelle persone così diverse da te da cui comunque tu provieni.
Muchos besos.
Oscar: eh sì, ci casco spesso, l'avrai capito... il fatto è che, per quanto mi sforzi di negare l'evidenza, dopo un mese al massimo, sento la mancanza di qualcosa di profondo e ancestrale. anche se poi scendo e mi chiedo puntualmente ma chi me l'ha fatto fa'?
Barone: sì lo so che hai ragione. anche se mi costa fatica ammettere l'esistenza di certe radici, so che senza non riuscirei a essere quel fiorellino meraviglioso che levati che sono! :P grazie del bel commento.
menomale che era difficile commentare ... chissà se fosse stato facile ... avrei passato la serata a leggere.
Personalmente ho trovato utile certi parenti mandarli allegramente a cagare, senza farmi troppi problemi di etichetta, e selezionandoli come faccio con gli amici. Ingoiare rospi per presunte affinità genealogiche è la cosa più fastidiosa dopo le piattole.
PS soprattutto se te le prendi dal tuo ragazzo che sostiene di averle prese durante un viaggio in treno .. non hai idea di che sporcizia ci fosse .....
la metafora dei piccoli caimani è molto vera. un proverbio dice più o meno che le famiglie felici lo sono tutte allo stesso modo, quelle infelici in mille modi diversi. sostituisci 'infelici' con 'imperfette', 'incasinate' o semplicemente 'reali' et voilà!
Pier, ragazzaccio, appena scrivi un manuale sui 101 modi per eliminare certe parentele dalla tua vita, fa un fischio! :)
Riguardo le piattole, l'unica volta che le ho prese è stato proprio in treno! Lo giuro sulla mia seconda testa!!!
Andrea, mi sembri nuovo di queste parti, nel dubbio ti do il mio benvenuto e ti ringrazio. La citazione che riporti è molto bella e credo anche parecchio realistica.
Sobrio??!! Io mai, proprio per quello poi straparlo... o strapirlo, scegli tu :D
ti capisco benissimo ma con una variante... mai avuti amici dove abitavo prima... solo mentecatti! (Parenti inclusi)
Quindi finchè i miei respireranno, vado a trovarli una settimana l'anno, poi... amen... non metterò più piede laggiù.
Questo sabato sera ha piovuto, ed ero di umore nero, anche perchè se hai letto il blog, il pensierino sulla Mondaini, l'ho fatto anche per me... poi domenica mattina cefalea asfissiante, e un appuntamento bidonato... e ti dirò, sono così giu di corda che se un gatto nero mi attraversa la strada, è lui che si gratta le palle per fare scongiuri!
Il biondo che frequento (che frequenterei se non mi dasse buca) è l'ultima opportunità che dò all'amore!
E per quanto riguarda i parenti ti dirò: non hanno capito una mazza di me, ma neanche a metterci la Fletcher o Derrick appresso capirebbero, quindi la mia famiglia è composta... solo da me.
Francè, non c'è proprio sfizio a gareggiare con te però! e fammela vincere almeno una volta la medaglia del weekend più nero! :(
:-) ma francesco ce la mette tutta per farti sentire una fortunella!
rileggendo la parte degli amici che se ne sono andati, mi immagino l'atmosfera che trovi giù, segregato in casa tutto il w.e.
tutte le famiglie sarebbero molto faticose con un week end intero no stop! quest'atmosfera mi fa pensare a quei posti di vacanza, dove per anni sei cresciuto ogni estate con gli amici, e poi torni un anno e non ci trovi nessuno. solo famigliole e i tuoi genitori più anziani che ti aspettano per lamentarsi di qualcosa o per manifestare ansia per qualcos'altro.
ok, ok. la smetto, va bene!
madoska oscar! grazie eh!!!!
lo so. so bravo a tirà su l'amici!
che dici, se magnamo un cioccolatino nì?
tu oggi vuoi proprio essere menato... c'avrai istinti masochistici che ne so...un cioccolatino a me? con la cellulite galoppante sempre col fiato sul collo??? a proposito, ti sei reiscritto in palestra? com'è andata?
mmmm. me so magnato mezzo kinder bueno!! fanculo la cellulite.
si menami, me lo merito. ieri ho praparato la borsa per la palestra e poi mi so seduto sul divano! domani giuro che giuro e spergiuro che mi spacco il lato b in palestra!
Fondente, fanciulli, fondente! Ne potete mangiare quanto ne volete di cioccolato purchè assolutamente fondente.
Alle punizioni dei pampini kattifi, come ben sapete, ci penso io: preparatevi nella giusta posizione che arrivo (e non fate finta, che lo sapete qual'è ...).
p.s. ah, Oscaretto, se non vai in palestra chiamo il pirata e te lo mando a casa, sappilo!
nooooooooooooo! el pirata noooooooooooooooooo! ti prego. vado.
a me fondente non mi piace, a me piace la nocciola, ho!
uhmmm la nocciola! ma se po' parla' de sta roba a quest'ora? maledetti!!!
Con la nocciola te freghi, frutta secca con cioccolato al latte, sai la ciccia? OK Oscarè, doppia punizione per te...
Massi è colpa sua, io do pure i suggerimenti giusti e lui spariglia le carte: è un viziato, un vizioso... sì, meglio vizioso!
ma fateme morì in pace con un nocciolato!
lo sai che faccio quando sono depresso? vado nel mio caffè preferito, prendo una tazzurella e compro una tavoletta di gianduia piemontese. ecco, l'ho detto: sparatemi
No, ma quale sparatemi, per me puoi mangiare proprio quello che ti pare (il mio preferito è fondente con dentro le scorzette di arancia): basta che poi non ti lamenti, ecco!
he nooooo. me voio lamentà dopo. se non tolleri le mie lacrime di coccodrillo che amico sei?
E vabbè: vorrà dire che a pasqua ti regalerò l'uovo della lindt fatto tutto di cioccolato al latte e nocciole intere và!
minchia barò, m'hai regalato la decima erezione della giornata con questa immagine! pure a me, pure a meeee!
Certo Massi, e che scherzi, per le tue erezioni si fa questo ed altro... ;))
decima?? ninniiii, te stai a invecchià :-)))
c'è grossa crisi, ce lo sai...
e vabbè.. ma che erezioni, signora mia. hu, roba seria, mica pizza e fichi.
parola di verifica: snellyin. ma che me sta a piglià per il culo?
appunto, non s'era sempre detto che è bene a credere a quella gran cazzata che è meglio la qualità della quantità? e allora famo finta di crederci pure stavolta va...
ciccio..pure a quantità..famme sta zitto va.
oddio che c'ho? sarà il tempo? haa, so sempre così?
E io che ho seeeempre creduto che questo fosse un bloghetto serio: quantità, qualità... parliamo sempre del cioccolato vero?
Ah comunque son d'accordo cari miei, sempre ricercare l'alta qualità delle fave... quelle del cacao intendo! Subito loro!!!
eh nun ve faccio mancà gniente...quantità, qualità...ma quanto v'ho abituato bene eh? ;)
ma sentila questa quanto se la tira.
abbellaaaa, abbassa ehm.. la cresta!
Bravo Oscarè, diglielo! Che poi, cosciottino, qui è tutto basato sulla carta (virtuale), su foto non si sa effettivamente di chi e non si sa scattate come, un po' come quelli che mettono la foto di brad pitt sul profilo pensando di farla franca... sarà tutto oro quello che luccica? Sarà tutta farina del suo pacc...ehm...sacco? Chi può dirlo? Eh?
ha ma infatti si, avvocato mio. lei m'insegna, dice, vatte a fidà. che poi l'omini so tutti boni a raccontà, a vantasse, a chiacchierà. poi ce mettono un grand'angolo e sembra tutto buono. poi pensano de fregacce a noi, poretti alloro. bisognerebbe verificà. ma visto che non se pò verificà, bisognerebbe chiedere a chi sa. il fidanzato potrebbe dirimere ogni dubbio. che ne pensa lei?
Ma, Oscaruccio, il fidanzato je deve regge er gioco, sennò stanotte quello là - il satiro, dico - je fà saltà er turno...
hai ragione hai. e allora tocca che ti sacrifichi. ti travesti da doccia e vai in sauna a bologna dove si imbosca questo qui e vai a verificà..
io so fidanzato, non posso.
Mmmmmmmm... mo ce penzo! Nel frattempo potrei fà na telefonata alla buoncostume di Bologna: vuoi che nun lo conoscano? Eeeeeh se 'o conoscono il satiro, sarà de casa sarà, una cella riservata c'avrà!
Anzi magari sta proprio là sto pomeriggio, a trovà l'amichetti sua...
ma la volete da finì???? ma sentile ste due....quanno mettono in moto le lingue nun se frenano più!
buono a sapersi però... al momento opportuno potrebbe tornare utile sta cosa...
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